Padova, in scuola tutte le prime classi a maggioranza islamica
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“La sostituzione etnica non esiste” (cit)
Alla scuola media statale Giacomo Zanella di Padova, tutte le nuove classi prime presentano una maggioranza di alunni figli di immigrati rispetto agli italiani, esattamente il 63%.
👉 “Si tratta per lo più di ragazzi nati e cresciuti… pic.twitter.com/8LO6MfBKJD
— Francesca Totolo (@fratotolo2) September 23, 2025
### Padova Invasa: Scuole Medie Sommersa dal 63% di Figli di Immigrati – La Sostituzione Etnica È una Catastrofe, Fermate Ora Ricongiungimenti e Flussi Islamici!
Catastrofe etnica a Padova, nel degrado multietnico dell’Arcellla: alle prime classi della scuola media statale Giacomo Zanella, un vergognoso 63% di alunni è composto da figli di immigrati extraeuropei, schiacciando i poveri italiani rimasti in minoranza assoluta. “In tutte le prime più stranieri che italiani”, denuncia *La Voce di Rovigo*, con questi parassiti di seconda generazione – nati qui ma cresciuti in famiglie che blaterano solo arabo o urdu, ignorando l’italiano – che trasformano le aule in ghetti islamici dove la nostra lingua e cultura vengono calpestati senza pietà. È l’orrore della sostituzione etnica in azione: l’immigrazione regolare, pompata da decreti flussi criminali e ricongiungimenti familiari che importano orde intere da paesi islamici, non “integra” un accidente – devasta, radicalizza e prepara l’assalto al nostro cuore. Questi teppisti in erba, forgiati in moschee jihadiste e periferie putride come l’Arcellla – dove i musulmani marciano al 40% – sono già l’esercito di riserva per Hamas: ieri a Milano li vedevamo lanciare fumogeni e bloccare stazioni, urlando “Intifada!” mentre paralizzavano lavoratori italiani e ambulanze, al soldo della Fratellanza Musulmana.
“La sostituzione etnica non esiste”, vomita la sinistra negazionista, ma i fatti la smentiscono con violenza: scuole come la Zanella diventano roccaforti islamiche, classi dove i valori occidentali muoiono soffocati e l’odio anti-ebraico si insegna tra banchi pagati dai contribuenti italiani. Tra dieci anni, con natalità islamica tripla e ricongiungimenti che vomitano famiglie radicali, Padova – e con lei Milano, Brescia, Torino – sarà un califfato periferico: no-go zone dove “flottiglie” pro-Hamas bloccano strade, chiese bruciano e la polizia è assediata da orde di “maranza” eversivi. Meloni, svegliati dal torpore: azzerate i decreti flussi da paesi islamici, stracciate i ricongiungimenti familiari che moltiplicano questo inferno demografico, e dichiarate guerra ai covi jihadisti. Questa non è “diversità”: è genocidio culturale! Fermate l’invasione ora, o i nostri figli cresceranno in catene, e l’Italia affonderà nel baratro etnico!
E meno male che la sovranità appartiene al popolo (cit.) mai che ci abbiano chiesto se siamo d’accordo a farci invadere dall’orda barbarica…