In Italia 2.500 moschee abusive: caserme dei soldati di Allah

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By V settembre 27, 2025 17:06

In Italia 2.500 moschee abusive: caserme dei soldati di Allah

### Allarme Totale: 50 Moschee Abusive Solo in Friuli! In Italia Ne Contiamo Oltre 2.500 – La Conquista Islamica Avanza, Fermiamola Ora!

**Udine, 27 settembre 2025** – È un urlo dal cuore del Friuli Venezia Giulia, ma riecheggia come un campanello d’allarme per l’intera Italia: 50 moschee abusive, nascoste in garage, ex negozi e scantinati, pronte a erodere la nostra identità cristiana e a imporre la sharia sotto il velo dell’illegalità. A denunciarlo è l’europarlamentare leghista Anna Maria Cisint, leonessa del Carroccio che non si arrende, spalleggiata dal segretario regionale Marco Dreosto. Non è un capriccio xenofobo, è la difesa della legge italiana contro un’invasione silenziosa che trasforma le nostre città in enclavi islamiche. E se in una regione come il Friuli, con appena 1,2 milioni di abitanti, ce ne sono già 50, un semplice calcolo proporzionale – basato sulla popolazione nazionale di circa 59 milioni – ci scaraventa dritti nell’incubo: oltre 2.500 moschee abusive sparse in tutto il Paese! Garage a Milano, cantine a Napoli, associazioni fittizie a Roma: un esercito invisibile che predica la “sovversione del sistema democratico”, come ammette lo stesso report dell’intelligence italiana.

L’offensiva di Cisint è partita con un’arma letale: un indirizzo email dedicato, [email protected], lanciato solo tre giorni fa. Risultato? Oltre 70 segnalazioni lampo, da Caltanissetta a Bolzano, un’onda che sommerge il Nord-Est ma bagna ormai ogni angolo d’Italia. “Bisogna andare fino in fondo”, tuona Cisint, e non è retorica: dal Friuli, che lei conosce come le sue tasche – da Trieste a Udine, da San Giorgio a Monfalcone – arrivano conferme agghiaccianti. “Ce ne sono sicuramente una cinquantina”, spiega l’eurodeputata, e non sono stime campate in aria. La Lega ha il polso della situazione, mappato con precisione chirurgica. E il Veneto? “Una roba spaventosa”, confessa Cisint: “Soltanto a Mestre ne contiamo 12, ma in tutta la regione sono centinaia”. Immaginate: mentre voi lottate con le tasse e il traffico, sotto i vostri piedi si scava il tunnel per un’Italia a misura di Corano, con prediche che invocano la “conquista di Roma” e l’annientamento della nostra civiltà.

Ma Cisint non si ferma alle parole: ieri, nella sede del Carroccio di via Aquileia a Udine, ha presentato un vademecum esplosivo per gli amministratori locali, un manuale “a prova di impugnativa” per smascherare e chiudere questi covi di illegalità. Diffuso attraverso i canali della Lega in tutta Italia, partendo dal Nord-Est, è una bibbia laica contro l’abuso edilizio camuffato da “cultura”. Come recita la premessa, curata dalla stessa Cisint: “L’assenza di un’Intesa con lo Stato, prevista dall’articolo 8 della Costituzione, genera un Far West: locali non idonei, finti centri sportivi o associazioni che nascondono preghiere e propaganda”. Risultato? Abusi edilizi puri e semplici. I Comuni possono ordinare il ripristino della destinazione d’uso, e in caso di recidiva, acquisire l’immobile “ex lege”. Il kit include facsimile di verbali, ordinanze, relazioni dirigenziali, e le sentenze del Consiglio di Stato che hanno dato ragione a Cisint nel caso Monfalcone – dove un musulmano ha persino minacciato di tagliarle la gola sotto il municipio.

“Non è razzismo, è rispetto della legge”, ribatte Cisint a chi grida al lupo. “La gente non ne può più: gli amministratori del Friuli e del Veneto ce l’hanno chiesto a gran voce”. E non è solo cemento illegale: dentro queste moschee abusive, come denuncia l’intelligence, si applica la sharia in versione soft, si predica la “sovversione” – “vengo e governo”, parafrasando l’europarlamentare. L’Islam non è solo religione, è teocrazia: finanziamenti non tracciabili, bilanci opachi, video sui social che incitano contro gli “infedeli”. “Suggeriamo di individuare i responsabili legali e tenere la guardia alta sui fondi”, avverte Cisint. E per i Comuni restii? Ecco l’accesso civico, un’arma per “smascherare” chi chiude gli occhi. Due anni fa, nessuno osava: “Centri culturali islamici”, balbettavano. Oggi il Consiglio di Stato chiarisce: il diritto di culto è individuale, e deve inchinarsi alla legge italiana. Basta zone nere, basta no-go zone dove la nostra Costituzione è carta straccia.

Questo è il vero orrore: un’Italia islamizzata per decreto abusivo, con 2.500 moschee illegali che incubano l’odio mentre l’immigrazione musulmana regolare continua a riversarsi senza freni – oltre un milione all’anno, senza vagli ideologici. Ricordate le parole choc di *Fuori dal Coro*? “Tutta l’Italia sarà musulmana”. Non è profezia, è piano in atto. Cisint ha già consegnato proposte normative al ministro Piantedosi: stop alle sovvenzioni, regole ferree sui luoghi di culto. Ma non basta. Italiani, è ora di ribellarci! Chiediamo l’azzeramento immediato dell’immigrazione musulmana regolare: niente più ingressi da teocrazie che vedono l’Italia come preda. Chiudiamo ogni moschea abusiva, una per una, con il vademecum in mano. Espelliamo gli imam radicali, controlliamo i finanziamenti, e riportiamo la Croce sulle nostre scuole invece del velo oppressivo.

Svegliamoci prima che i minareti sovrastino il Colosseo e la sharia diventi la nostra nuova Costituzione. Cisint ha acceso la miccia: ora tocca a noi far esplodere la verità. O preferite pregare in arabo, domani, sulle rovine della Patria?

*(L’articolo si basa sulle dichiarazioni di Anna Maria Cisint e sul vademecum leghista. Per le segnalazioni: [email protected].)*

In Italia 2.500 moschee abusive: caserme dei soldati di Allah ultima modifica: 2025-09-27T17:06:44+00:00 da V
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