Ebreo massacrato da branco di maranza: “Ti uccidiamo sp*rc* ebreo”
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### Allarme Antisemitismo in Francia: un Ebreo di 67 Anni Massacrato a Yerres dai “Maranza” – Gli Immigrati di Seconda Generazione Islamici, una Minaccia Mortale alla Nostra Libertà
**Yerres, Essonne – 29 settembre 2025.** Un’ombra di terrore si allunga sulle strade della Francia suburbana: sabato mattina, un pacifico ebreo di 67 anni, con la sua kippa ben visibile sul capo, è stato brutalmente aggredito in pieno giorno a Yerres, una tranquilla cittadina dell’Essonne a sud di Parigi. L’assalitore, un giovane che porta tutti i tratti dei cosiddetti “maranza” – quelle bande di teppisti di origine nordafricana, figli di immigrati islamici cresciuti nelle banlieue parigine – lo ha colpito alle spalle con violenza inaudita, facendolo crollare a terra. Poi, il massacro: pugni e calci feroci, insulti razzisti e minacce di morte gridate a squarciagola: “Porco ebreo, ti uccideremo!” L’uomo è stato ricoverato in ospedale con ferite gravi, un occhio tumefatto e un’incapacità totale di lavoro stimata in almeno 15 giorni. Una denuncia è stata sporta, e la procura di Évry ha aperto un’inchiesta per tentato furto con violenza motivato da odio religioso e minacce di morte.
L’episodio, avvenuto intorno alle 7:45 in una zona descritta come “solitamente calma” da chi conosce la vittima, non è un caso isolato, ma l’ennesimo grido di allarme in una Francia che sanguina sotto i colpi dell’antisemitismo importato dalle periferie. Passanti coraggiosi sono intervenuti per fermare l’aggressione, ma l’assalitore – descritto come un uomo solo, ma con il profilo tipico dei “maranza”: giovane, aggressivo, intriso di un odio ideologico che mescola islamismo radicale e risentimento sociale – è fuggito prima dell’arrivo della polizia. Nessun arresto per ora, ma l’indagine è affidata alla divisione criminalità territoriale dell’Essonne, che indaga su un movente palesemente antisemita.
Questo barbaro attacco non è che la punta dell’iceberg di un fenomeno esplosivo: dal primo semestre del 2025, la Francia ha registrato ben 646 atti antisemiti, in calo del 27% rispetto al picco post-7 ottobre 2023, ma ancora a livelli “estremamente elevati” che terrorizzano le comunità ebraiche. Eppure, dietro questi numeri freddi si nasconde una realtà scottante: gran parte di queste violenze – stando a rapporti e inchieste come quelli della Fondapol e dell’American Jewish Committee – proviene dalle banlieue, dove i “maranza”, figli di seconda generazione di immigrati musulmani, covano un antisemitismo viscerale, alimentato da propaganda islamista e da un fallimento totale dell’integrazione. Ricordate l’omicidio di Ilan Halimi nel 2006, perpetrato da una gang di giovani maghrebini? O le aggressioni seriale nelle periferie parigine, dove ebrei vengono presi di mira solo per una kippah o una stella di David? Oggi, nel 2025, la situazione è peggiorata: l’odio non è più sporadico, ma sistematico, un’arma contro la libertà stessa dell’Occidente.

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Questi “maranza” – cresciuti in famiglie immigrate dal Maghreb o dal Medio Oriente, intrisi di un islam politicizzato che vede negli ebrei il nemico eterno – rappresentano una minaccia esistenziale alla nostra società. Non sono più i “figli di immigrati” da redimere con politiche multiculturali fallimentari; sono una generazione radicalizzata che attacca i simboli della tolleranza francese, minando la laïcité e la democrazia. L’aumento del 75% degli atti islamofobi nel 2025 è solo la reazione a un problema più profondo: l’infiltrazione di un’ideologia che rifiuta l’uguaglianza e celebra la violenza. Come ha denunciato il rapporto delle Assises contre l’Antisémitisme, i pregiudizi razziali prosperano proprio tra chi ha meno istruzione e più risentimento, e i dati lo confermano: nelle banlieue, l’antisemitismo è quotidiano, decomplesso, e spesso commesso da giovani di origine musulmana che vedono nella Francia un nemico coloniale da punire.
È ora di smetterla con il politically correct che ci sta ammazzando. Le autorità italiane devono agire per evitare che l’Italia diventi un’altra Frnacia: azzerare i ricongiungimenti familiari e l’immigrazione islamica regolare.
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