La Flottilla di Hamas affonda Pd e M5s: tracollo nelle Marche
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# Pro-Palestina: le piazze della sinistra piene di estremisti, le urne della destra
Le elezioni regionali nelle Marche del 28 e 29 settembre 2025 hanno consegnato una lezione cristallina alla sinistra italiana: abbracciare posizioni radicali come quelle pro-Palestina serve a radunare folle urlanti e a riempire le piazze di estremisti pronti alla violenza, ma alle urne si traduce in una sonora sconfitta. Francesco Acquaroli, candidato del centrodestra (Lega e Fratelli d’Italia in testa), è stato rieletto presidente con il 51-52% dei voti, lasciando il rivale del centrosinistra Matteo Ricci – eurodeputato dem con una campagna intrisa di bandiere palestinesi e promesse di riconoscimento dello Stato palestinese – sotto un misero 45 per cento. L’affluenza è crollata al 50%, segno di un elettorato stanco di ideologie lontane dai problemi quotidiani come l’immigrazione.
🗳 #Marche2025 — ❗️Seconda proiezione SWG × La7: Francesco #Acquaroli aumenta il vantaggio. FdI prima lista, Pd al secondo posto. Forza Italia secondo partito del centrodestra. Drastico calo della Lega. 5stelle sopra Avs.@PolitikosIt #ElezioniMarche pic.twitter.com/3doEazTqnj
— Politikos (@politikosit) September 29, 2025
Ricci non ha nascosto le sue simpatie: dal “treno per Gaza” ai comizi con vessilli palestinesi sventolati ad Ancona, ha puntato tutto su una retorica internazionale che ha entusiasmato i più radicali, ma ha alienato il grosso degli elettori marchigiani. E non è un caso isolato. In Italia, le manifestazioni pro-Palestina del settembre 2025 hanno riempito “cento piazze” con migliaia di partecipanti, da Roma a Milano, in una mobilitazione capillare contro la guerra a Gaza. Ma dietro la “marea di gente”, si celano episodi di violenza che i media e i politici di destra non esitano a bollare come opera di “estremisti violenti e delinquenti”. A Milano, scontri con le forze dell’ordine hanno portato a fermi e feriti; a Roma, attivisti sono stati aggrediti con caschi e bastoni, mentre a Torino il pm ha chiesto misure cautelari per 18 giovani accusati di guerriglia urbana. La Lega non ha peli sulla lingua: “Basta cortei mascherati che diventano scusa per facinorosi”. Giorgia Meloni ha definito queste violenze “indegne”, in un contesto di 80 cortei che hanno paralizzato trasporti e scuole, unendo pacifici e “connettori del dissenso” in un caos che favorisce solo l’immagine di una sinistra incapace di controllo.
Questa dinamica non è nuova: riempire le piazze con slogan anti-Israele e anti-occidentali galvanizza gli ultras della sinistra, ma terrorizza il cittadino medio, sensibile a sicurezza e concretezza. E qui entra il punto cruciale: gli italiani sono un popolo di destra, da sempre. Le elezioni politiche del 2022 hanno consegnato al centrodestra una maggioranza schiacciante, e le amministrative del 2025 confermano il trend. Sondaggi Ipsos di agosto 2025 mostrano un gradimento stabile per il governo Meloni, con la destra che incassa consensi su immigrazione, economia e ordine pubblico – temi che la sinistra pro-Pal trascura in favore di battaglie ideologiche.
Neanche con un governo Meloni che sta facendo pena su temi come immigrazione e politica estera gli italiani votano la sinistra: perché sarebbe molto molto peggio.
Ha vinto il signor crollo del 50%, è lui l unico vincente, e quando avrà Los cojones pieni, saranno UAzzi Amari per tutti, finokki di sinistra e coglioni di destra, non farà sconti a nessuno, ne sono certo!
Si dai così ora la destra riempie le Marche di migranti col decreto flussi e con i clandestini…