Maranza gonfi di droga del sorriso terrorizzano pendolari
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### Terrore sul treno Milano-Como: maranza minorenni con cittadinanza drogati con la “droga del sorriso” massacrano studente italiano vero – Due arrestati, ma la feccia di seconda generazione ride e continua a delinquere!
Milano-Como, 1 ottobre 2025 – Un incubo su rotaie che fa vomitare: un branco di quattro maranza minorenni, carichi come muli di “droga del sorriso” – quell’ossido di azoto da inalare per sballarsi come bestie – semina il panico su un treno regionale intorno alle 20:30, puntando dritto su uno studente del Politecnico di 19 anni, nato nel 2006, innocente pendolare di ritorno a casa. Minacce urlate, pugni a raffica, e via: gli strappano l’iPhone 13 e il portafoglio, provano a sfilargli l’Apple Watch, e per coronare il tutto gli ringhiano: “Se rivuoi la tua roba, ci dai soldi!”. Questo è l’Italia delle seconde generazioni fallite: figli di immigrati nati qui, coccolati con welfare e scuole, ma cresciuti come lupi famelici pronti a sbranare i nostri ragazzi per un telefono e una risata drogata.
Lo studente, terrorizzato e pesto, è stato salvato solo dall’intervento del capotreno che ferma tutto a Lomazzo e squilla l’allarme. Pattuglie dei carabinieri di Fino Mornasco piombano come falchi: due dei mostri – un 15enne del 2010 residente a Como, già noto alla questura come piccolo delinquente, e un 17enne del 2008 di Grandate – bloccati dopo una resistenza furiosa, calci e pugni anche ai militari! Portati in caserma e poi dritti al Beccaria, il carcere minorile di Milano, ma gli altri due? Fuggiti come codardi nelle tenebre, ricercati attivamente mentre ridono di noi. Tolleranza zero? Macché! Per questi italo-marocchini o chissà quali, minorenni significa impunità eterna: processi lenti, comunità da vacanza, e liberi a 18 anni per ricominciare.

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E la “droga del sorriso”? Quel veleno legale, bombolette da pasticceria inalata per euforia e risate da idioti, che trasforma adolescenti in zombie violenti: blackout improvvisi, danni al cervello, infarti – ma chi se ne frega, quando l’immigrazione ci regala generazioni di tossici che infestano treni e piazze? I carabinieri di Cantù sbandierano “presidio del territorio”, ma è una barzelletta: quante rapine, quante madri terrorizzate devono subire prima di una reazione vera? Basta con questa seconda generazione che odia l’Italia che li ha nutriti: remigrazione immediata per famiglie intere, espulsioni coatte anche per minorenni, e esercito sui convogli prima che il prossimo studente finisca in un sacco nero!
Pendolari di Lombardia, svegliamoci: questo non è un treno, è una giungla africana su binari! La feccia ride, lo studente piange sangue – e noi? Pagatori di tasse che finanziano il loro sballo. Meloni, fate qualcosa di concreto. Fuori questi mostri.
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