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Orrore puro, un pugno nello stomaco che fa vomitare: nel Regno Unito, sette mostri pakistani – immigrati musulmani, seguaci di un credo che tollera la schiavitù sessuale – sono stati finalmente inchiodati a condanne da 12 a 35 anni per aver stuprato e ridotto a schiave sessuali due bambine vulnerabili per cinque anni. Mohammed Zahid, il capo branco, marcisce per 35 anni, ma è troppo poco, troppo tardi! “Queste due ragazze erano estremamente vulnerabili. Sono state passate di mano in mano per scopi sessuali, maltrattate, umiliate, avvilite”, tuona il giudice Jonathan Seely dal tribunale di Manchester. E il procuratore Scamardella KC sputa la verità: i servizi sociali sapevano tutto – la piccola “B” era etichettata “prostituta” a soli 10 anni! – ma niente, zero, silenzio complice per paura di “razzismo”. Autorità al corrente, case famiglia ignorate: un sistema marcio che ha lasciato bimbe inglesi in mano a predatori islamici. Rochdale non è storia vecchia: è il 2025, e questo abominio scuote ancora l’Inghilterra, dove grooming gangs pakistane hanno devastato migliaia di vite, le cui storie sono state insabbiate per decenni da élite buoniste.

Ma fermi tutti: questo non è un dramma d’oltremanica, è qualcosa che ora sta avvenendo SOTTO I NOSTRI OCCHI IN ITALIA! L’islamizzazione non è un fantasma: è qui, nelle nostre periferie, nei parchi e nelle scuole, dove immigrati musulmani – pakistani, bengalesi, nordafricani – importano la loro barbarie e la scaricano sulle nostre figlie innocenti. Svegliamoci, Italia: le grooming gangs stanno arrivando, e i numeri urlano sangue! In Italia, il 40% delle denunce per violenze sessuali – inclusi abusi su minori – coinvolge stranieri, spesso di origine islamica, nonostante siano il 9% della popolazione. Reati a sfondo sessuale su minorenni? Un boom: +58% di maltrattamenti su bimbi e adolescenti, con violenza assistita che colpiscono il 37% e 34% delle vittime, e immigrati sovrarappresentati nei fascicoli della Procura. A Torino, gang di minori stranieri adescano e abusano di coetanee, passando impuniti grazie a un sistema giudiziario molle. A Milano, casi di “baby gang” etniche che trasformano piazze in bordelli per minorenni: numeri in crescita esponenziale, con 1.909 gruppi attivi già tre anni fa, ora diffusi ovunque.

Pensateci: mentre il governo Meloni “accoglie” carichi da Gaza e il PD sogna di fare dell’Emilia-Romagna una nuova Gaza, queste belve arrivano con ricongiungimenti familiari a catena, gonfiando comunità che non si integrano ma colonizzano. Come a Rochdale, dove servizi sociali hanno chiuso gli occhi, in Italia le denunce svaniscono in burocrazia: bimbe etichettate “facili”, madri ignorate, polizia legata da “sensibilità multiculturale”. È l’Islam vero, quello che vede le infedeli come preda halal: adescamento online, regali avvelenati, umiliazioni sistematiche, fino alla schiavitù. E noi? Paghiamo con il sangue delle nostre figlie! A Catania, un nordafricano stupra una 14enne e ride; a Roma, gangs bengalesi pestano e abusano senza un giorno di galera. Basta statistiche: è guerra!

L’Italia non è il Regno Unito – non ancora – ma ci stiamo arrivando di corsa, grazie a un’immigrazione islamica regolare che vomita mostri come Zahid. Azzeriamola ORA: quote zero, stop ricongiungimenti, espulsioni immediate per chi tocca un minore. Vietate moschee abusive che indottrinano all’odio, blindate le frontiere contro questa piaga. Altrimenti, le prossime condanne non saranno a Manchester: saranno a Milano, con giudici italiani a piangere su bimbe “passate di mano in mano”. Ribellatevi, padri e madri: le vostre figlie non sono carne halal per importatori di sharia! Fermate l’islamizzazione, o l’Italia diventerà un bordello islamico. Urla dal cuore: BASTA!