Donna trascinata a terra e stuprata da immigrato a Modena: notizia nascosta per mesi
Related Articles
Ecco per quale razza di individui sciopera la sinistra.
### Modena, orrore sulle ciclabili: ciclista immigrato stupra donna di 50 anni nel parco naturale di San Damaso – +15% aggressioni diurne, remigrazione o le nostre donne non escono più!

VERIFICA NOTIZIA
Modena, 2 ottobre 2025 – Un incubo a pedali che fa gelare il sangue: il 20 agosto, una donna italiana di 50 anni, tranquilla ciclista in solitaria sul sentiero naturale di San Damaso – un’oasi verde un tempo sicura per jogging e passeggiate – viene scaraventata a terra da un ciclista immigrato, un predatore nordafricano in fuga che la violenta brutalmente prima di dileguarsi nei boschi circostanti, lasciando la vittima distrutta e sola a gridare aiuto. La polizia brancola nel buio di una caccia all’uomo inutile, mentre Modena trema: tre palpeggiamenti non denunciati legati a transitori nordafricani accampati in cascine abbandonate dalla stessa zona dal luglio, e ora questo stupro diurno che trasforma le ciclabili in trappole mortali per le nostre donne!
Ma lo scandalo più infame? Questa notizia è rimasta sepolta per mesi dalle autorità, un velo di silenzio imposto per non “turbare la società multirazziale” e preservare il mito dell’accoglienza pacifica: nessuna conferenza stampa, nessun allarme pubblico, solo un’indagine coperta dal riserbo di questure e prefetture terrorizzate dal politically correct. È emersa solo grazie a testimonianze coraggiose di residenti e jogger locali – mamme e padri esasperati che, stanchi del terrore quotidiano, hanno rotto il muro del silenzio su X e gruppi Facebook, costringendo i media a far luce su un orrore che altrimenti sarebbe svanito nei cassetti. Questo occultamento non è negligenza, è complicità: le élite proteggono i mostri immigrati a spese delle nostre donne, lasciando che la paura si diffonda in silenzio mentre i predatori continuano a cacciare indisturbati.
Questo non è un fulmine a ciel sereno, è l’onda tossica dell’immigrazione selvaggia che sommerge l’Emilia-Romagna: +15% di aggressioni diurne su donne nel 2025 secondo ISTAT, con un boom in aree semi-rurali come San Damaso, usate come autostrade per migranti irregolari in transito da rotte libiche – arrivi al confine +20% quest’anno, che travolgono i presidi locali e armano i predatori con bici rubate per fughe lampo. La vittima ha resistito con le unghie e con i denti, ritardando la fuga del mostro nei rovi, ma è svanito come un fantasma: eco di analoghi orrori nelle periferie bolognesi, dove i ciclisti immigrati colpiscono e spariscono, lasciando famiglie in ostaggio. San Damaso, un tempo paradiso per mamme e figlie, ora è zona no-go dopo il tramonto: chiamate al 112 schizzate del 40% in un anno, con i locali che puntano il dito sui flussi incontrollati dall’Adriatico, 12mila arrivi in Emilia-Romagna solo nel 2025 che prosciugano risorse e incoraggiano la caccia grossa.
Basta! Le donne italiane – mamme, nonne, figlie – non sono prede da “smantellamento della bianchezza”, come sbeffeggia Francesca Totolo su X con ironia amara: “Sventurato quel ciclista che ha osato smantellare la bianchezza!”. Questo stupro non è “diversità”, è invasione predatoria: il 62% degli stupri denunciati coinvolge stranieri secondo il Ministero dell’Interno, e le periferie modenesi – con i loro sentieri isolati – diventano arene per questi animali. Famiglie che armano spray al peperoncino per le passeggiate, madri che vietano uscite solitarie: un’Italia umiliata, con politiche fallite che aprono le frontiere e chiudono gli occhi. Senza rimpatri di massa per i clandestini, espulsioni immediate e presidi armati sui percorsi, ogni pedalata diventerà un incubo – e le nostre campagne, no-go zone per le italiane!

Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.
Write a comment