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### Cadelbosco Sopra, notte di terrore: maranza minorenni immigrati lanciano bottiglie e offese contro albergo – Video choc sui social, residenti in rivolta, remigrazione o i nostri paesi diventano ghetti!

Cadelbosco Sopra, 3 ottobre 2025 – Un’esplosione di vandalismo e rabbia gratuita che trasforma una tranquilla piazzetta dietro al teatro in via 21 Marzo in un campo di battaglia: martedì sera, un branco di giovani “maranza” – minorenni di origine straniera, quei teppisti di seconda generazione che l’immigrazione ci ha scaricato addosso come una maledizione – bivacca con birra, musica assordante e urla, per poi passare all’attacco. Bottiglie di vetro scagliate con furia contro una struttura alberghiera, vetrate infrante in frantumi, offese razziali e minacce che echeggiano sotto le finestre dei residenti terrorizzati: “Non si dorme più qui!”, urlano i genitori barricati in casa, mentre il video choc – ripreso da mani tremanti e esploso sui social – infiamma la rete con migliaia di views e commenti furiosi.

I carabinieri, allertati da cittadini esasperati, piombano sul posto e identificano il branco – già noti per piccoli furti e risse – ma è troppo tardi: il danno è fatto, e il terrore resta. “Bivaccano sotto le case con musica alta e birre fino all’alba, è un inferno quotidiano!”, denunciano i locali, mentre il sindaco tuona: “Inaccettabile, basta con questa feccia!”. Ma questo non è un episodio isolato: Cadelbosco, come tanti paesi emiliani, è ostaggio dell’immigrazione fuori controllo – +25% di vandalismi notturni nel 2025, con maranza maghrebini e africani che crescono nei ghetti periferici, succhiando welfare e vomitando violenza.

Basta! Questi minorenni “italiani” sulla carta – figli di immigrati accolti con le porte spalancate – non sono “giovani vivaci”, sono lupi famelici che l’Italia ha nutrito per poi farsi mordere e sbranare. Quante vetrate frantumate, quante notti insonni prima di una reazione vera? Remigrazione immediata per famiglie che generano mostri, espulsioni coatte per recidivi, esercito nelle piazze e stop ai centri accoglienza che infestano i nostri borghi – o Cadelbosco, e l’Italia intera, diventerà un mosaico di ghetti dove i residenti fuggono come profughi!