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# Pochi e Violenti: lo Sciopero Pro-Hamas Non Blocca l’Italia

**Roma, 3 ottobre 2025** – Un fiasco umiliante, un bluff eversivo smascherato dai numeri impietosi: lo sciopero generale indetto da CGIL e USB per “solidarietà” con la Flottiglia Sumud di Hamas è crollato come un castello di carte, con una partecipazione irrisoria che dimostra il rifiuto compatto della maggioranza degli italiani a questo ricatto jihadista. Peggio ancora nella scuola, baluardo della sinistra rossa: solo il 7,43% degli insegnanti ha aderito – un dato disastroso, inferiore anche al 10,16% del 22 settembre e al misero 5,65% del 29 novembre – lasciando aule aperte e famiglie esasperate a denunciare l’ipocrisia di sindacati che preferiscono Gaza ai veri problemi, come salari da fame e classi sovraffollate. Non è lotta operaia: è una minoranza eversiva rossa e islamista – maranza radicalizzati, antagonisti e fanatici pro-Hamas – che ha seminato violenza gratuita, ferendo agenti e paralizzando nodi vitali, ma senza fermare l’Italia. Il popolo ha detto no, boicottando il caos e ribellandosi ai sabotatori.

I numeri del Ministero dell’Istruzione e del Merito sono un verdetto inappellabile: con il 51,18% delle scuole rilevate, l’adesione è ferma al 7,43%, un flop che umilia Landini e i suoi, incapaci di mobilitare nemmeno un decimo dei docenti per un “sciopero contro il genocidio” che ignora i veri nemici dei lavoratori italiani. “Dati disastrosi”, come li definisce Massimo Balsamo, un segnale cristallino che chi sogna politica – da Schlein a Fratoianni – dovrebbe porsi domande serie: se i sindacati perdono credibilità per appoggiare terroristi, chi li seguirà più? Eppure, questa minoranza violenta ha provato a imporre il suo terrore: agenti feriti in tutta Italia, da Salerno a Napoli, Bologna a Milano, Pisa a Torino, in un’ondata di scontri che puzza di insurrezione coordinata, con bombe carta, bottiglie e fumogeni contro la polizia – “delinquenti, non scioperanti”, tuona Salvini.

Il bollettino di guerra è impietoso: a Bologna, cariche contro 4.000 manifestanti che bloccano binari e autostrada, lancio di pietre e fumogeni; a Milano, 30mila in corteo tentano di invadere la tangenziale est, con idranti e lacrimogeni per disperdere i teppisti che urlano contro Meloni; a Torino, carrelli incendiari e travi contro la polizia alle OGR, devastazione per l’evento con von der Leyen e Bezos, mentre a Brandizzo bloccano furgoni Amazon; a Napoli, deviazione selvaggia al porto, migliaia premuti contro il varco Pisacane, cori anti-Meloni e lacrimogeni; a Genova, 300 antagonisti occupano binari a Sampierdarena, ritardi e chiusure; a Padova, bottiglie contro idranti; a Livorno, file di tir bloccate da transenne e fuochi; a Firenze, binari invasi con cemento – rischio strage – e ritardi fino a 400 minuti; a Pisa, occupazione della Scuola Normale e pista aeroportuale chiusa; a Salerno, blocco varco ponente con lacrimogeni; a Trieste, varco 4 del porto paralizzato. E a Roma? Termini blindata, Tiburtina bloccata, uova contro Pro Vita – odio cieco di una minoranza che ferisce 30 poliziotti, bersagliati come “capri espiatori”.

Salvini non trattiene la rabbia: “Delinquenti, non scioperanti – chi blocca va contro la legge e rischia sanzioni personali e per le sigle”. Landini replica: “Minacciati cittadini perbene, mai vista cosa così”, ma è lui il vero minaccia, con uno sciopero illegittimo che ignora il Garante. Repliche serali in arrivo, ma l’Italia non si ferma: il 92,57% degli insegnanti al lavoro, presidi falliti, popolo ribelle – è la vittoria del buonsenso contro l’eversione rossa-islamista. Meloni, colpite duro: questi pochi violenti non vinceranno!