Hamas pronto alla resa: sì al piano Trump Gaza

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By V ottobre 3, 2025 20:58

Hamas pronto alla resa: sì al piano Trump Gaza

Alla fine quella della Flotilla vengono beffati da Trump. Pensate quei coglioni che in questi giorni hanno manifestato sul nulla, sperando che i palestinesi continuassero a morire per avere un motivo per ‘bloccare tutto’.

# Gaza, svolta nel conflitto: Hamas dice “sì” al rilascio degli ostaggi, ma servono altri negoziati. Trump esorta Israele: “Fermi le bombe”

**Roma, 3 ottobre 2025** – Una possibile svolta nel conflitto israelo-palestinese arriva da Gaza, dove il movimento Hamas ha annunciato la propria disponibilità a liberare tutti gli ostaggi israeliani, vivi e morti, come parte del piano di pace in 20 punti proposto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La dichiarazione giunge in risposta all’ultimatum lanciato da Trump, che ha concesso a Hamas fino a domenica sera per accettare il piano, minacciando altrimenti il pieno sostegno americano a Israele per “completare il lavoro di distruzione della minaccia Hamas”. Tuttavia, il gruppo palestinese – organizzazione terroristica islamica – ha aperto la porta a ulteriori negoziati per discutere i dettagli, inclusa la gestione di Gaza e il disarmo, aprendo potenzialmente a un governo palestinese nella Striscia.

### Il testo delle dichiarazioni di Hamas
In una nota ufficiale diffusa venerdì, Hamas ha espresso “la propria disponibilità a liberare tutti gli ostaggi israeliani – vivi e deceduti – secondo il meccanismo di scambio previsto nel documento del presidente Trump”, ma ha precisato che ciò avverrà “a condizione che esistano le possibilità sul terreno per farlo”. Il movimento ha accettato alcuni elementi del piano, come il trasferimento del controllo di Gaza a un ente palestinese con sostegno arabo e islamico, ma ha richiesto “immediatamente” negoziati per chiarire “questioni aggiuntive” non specificate, tra cui il disarmo e la presenza di una forza internazionale nella Striscia. Su questi ultimi punti, Hamas non ha fatto accenni espliciti, lasciando spazio a interpretazioni e dubbi sulla piena adesione al piano.

Il portavoce di Hamas, in un’intervista riportata da media internazionali, ha sottolineato: “Siamo pronti a trattare secondo quanto previsto dal piano americano, ma rimangono questioni che richiedono ulteriori discussioni”. Questa posizione è stata accolta con cautela: da un lato, come un passo verso la pace; dall’altro, come una tattica dilatoria per guadagnare tempo.

### La reazione di Trump: “Hamas pronto per la pace, stop immediato alle bombe”
Il presidente Trump ha reagito con ottimismo sui social media e in dichiarazioni ufficiali, definendo la risposta di Hamas un segnale di “prontezza per una pace duratura”. “Basandomi sulla dichiarazione appena emessa da Hamas, credo che siano pronti per la pace. Israele deve fermare immediatamente le bombe su Gaza per far uscire i prigionieri”, ha scritto Trump su Truth Social, esortando Tel Aviv a sospendere gli attacchi aerei mentre procedono i negoziati.

Trump ha ribadito che il piano – che prevede un cessate il fuoco immediato in cambio del rilascio degli ostaggi e della detenzione di gazani – rappresenta “il percorso migliore per la pace”. In caso di accordo, potrebbe trattarsi del più significativo successo diplomatico della sua presidenza, con il rilascio imminente di decine di ostaggi, tra cui cittadini americani come Edan Alexander. La Casa Bianca, attraverso la portavoce Karoline Leavitt, ha confermato che la situazione è in “rapido sviluppo” e che il piano è “il migliore per la pace”, pur sottolineando la necessità di verificare l’adesione di Hamas a tutti i 20 punti.

### La reazione della Casa Bianca e il contesto internazionale
La Casa Bianca ha accolto la notizia con un misto di cauto ottimismo e vigilanza. “Il rilascio immediato degli ostaggi sarebbe straordinario, ma dobbiamo vedere l’adesione di Hamas al piano completo”, ha dichiarato la portavoce Leavitt in un briefing. Trump ha minacciato che, in assenza di accordo entro domenica alle 18:00 ET, gli Stati Uniti sosterranno Israele nel “finire il lavoro” contro Hamas, un messaggio che ha già provocato reazioni da parte di Qatar, Egitto e Turchia, i quali hanno esortato il gruppo palestinese ad accettare la proposta.

Il piano di Trump, svelato martedì, mira a porre fine immediato alle ostilità in cambio del rilascio degli ostaggi e di un governo tecnico palestinese a Gaza, con garanzie di aiuti umanitari e ritiro israeliano graduale. Hamas, pur aprendo al “governo di Gaza”, ha evitato di menzionare esplicitamente il disarmo, alimentando scetticismo tra analisti israeliani e osservatori internazionali.

Hamas pronto alla resa: sì al piano Trump Gaza ultima modifica: 2025-10-03T20:58:59+00:00 da V
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By V ottobre 3, 2025 20:58
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