Putin vince elezioni in Repubblica Ceca: gli anti-UE al governo

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By V ottobre 4, 2025 17:06

Putin vince elezioni in Repubblica Ceca: gli anti-UE al governo

### Elezioni in Repubblica Ceca 2025: Andrej Babiš trionfa con ANO, maggioranza assoluta per i filo-russi. UE trema per il ritorno del populismo

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**Praga, 4 ottobre 2025** – La Repubblica Ceca ha un nuovo re del voto: Andrej Babiš, il miliardario populista soprannominato il “Trump dell’Est”, ha conquistato la vittoria nelle elezioni parlamentari anticipate del 3-4 ottobre, riportando il suo partito ANO (Azione dei Cittadini Insoddisfatti) al 35% dei consensi, con proiezioni che gli assegnano circa 90 seggi su 200 nella Camera bassa del Parlamento. Un trionfo che segna la fine dell’era del premier uscente Petr Fiala e la coalizione eurofila SPOLU, crollata al 22,6% dei voti, ma che lascia Babiš senza la maggioranza assoluta necessaria per governare da solo. Per formare un esecutivo, il leader di ANO – ex primo ministro dal 2017 al 2021 – dovrà negoziare con alleati, probabilmente gli ‘estremisti’ di destra della SPD (Libertà e Democrazia Diretta), un’alleanza che sposterà Praga verso posizioni più filo-russe e anti-UE come già Ungheria e Slovacchia.

I risultati, diffusi nella tarda serata di sabato dopo lo spoglio di oltre il 90% delle seggi, confermano i sondaggi che da mesi davano ANO in pole position. Babiš, 70 anni, ha capitalizzato sul malcontento per l’austerità imposta dal governo Fiala: inflazione alle stelle, crisi energetica e tasse non ridotte come promesso hanno spinto gli elettori verso il populismo. “Abbiamo vinto perché il popolo ceco vuole un futuro migliore, non le lezioni morali di Bruxelles”, ha dichiarato Babiš dopo il voto, promettendo aumenti salariali, crescita economica e una revisione degli aiuti all’Ucraina – un miliardo di euro già versati dal 2022, che lui considera “troppo onerosi”. Il suo programma, critico verso l’immigrazione e le politiche climatiche UE, ha attirato un elettorato stanco di “quattro anni di sacrifici inutili”.

#### Un’onda populista che minaccia l’unità europea
La vittoria di Babiš non è solo un terremoto interno: è un campanello d’allarme per l’Unione Europea e la NATO. La Repubblica Ceca, uno dei più fermi sostenitori di Kiev dall’invasione russa del 2022 (con oltre 380.000 rifugiati ucraini accolti), potrebbe ora virare verso l’orbita di Viktor Orbán in Ungheria e Robert Fico in Slovacchia, entrambi critici verso Mosca ma restii a ulteriori aiuti militari. Babiš ha negato legami filorussi, ma il suo programma – che include tagli agli aiuti ucraini e una maggiore “sovranità energetica” – rischia di dividere ulteriormente l’UE, già fragile sulle questioni di sicurezza. “Il voto decide se andremo verso est o verso ovest”, aveva ammonito Fiala prima del voto, e ora Praga sembra orientarsi verso un’Europa più frammentata.

Altri partiti in evidenza: la SPD di Tomio Okamura, anti-immigrati e euroscettica, ha sfiorato il 10% (circa 20 seggi), mentre i liberali di STAN e i pirati si sono fermati sotto la soglia del 5%, fuori dal Parlamento. Gli “Automobilisti per se stessi”, un nuovo movimento anti-tasse, ha conquistato il 7% e 13 seggi, ma resta marginale. L’affluenza è stata del 65%, in linea con le edizioni precedenti, con oltre 8 milioni di elettori chiamati alle urne in un weekend atipico per le elezioni ceche.

Ora, il presidente Petr Pavel – ex generale NATO eletto nel 2023 – difficilmente potrebbe bloccare la sua nomina a premier se le indagini giudiziarie a suo carico riprendessero slancio. Babiš punta a un governo monocolore o una coalizione con la destra, ma le trattative saranno complesse: “Vogliamo un esecutivo stabile per i cechi, non per gli ucraini o per Bruxelles”, ha ribadito.

UE osserva con apprensione: una Praga “babišizzata” potrebbe complicare il consenso su sanzioni russe, politiche climatiche e immigrazione, rafforzando il fronte populista continentale (da Le Pen in Francia a Wilders nei Paesi Bassi). Come ha sintetizzato un analista del Guardian, “Babiš dà slancio al campo anti-immigrazione europeo, rendendo l’UE più instabile”. Le urne ceche, dunque, non sono solo un voto nazionale: sono un test per l’unità del Vecchio Continente in tempi di crisi. Babiš ha vinto la battaglia, ma la guerra per l’Europa – è appena iniziata.

Putin vince elezioni in Repubblica Ceca: gli anti-UE al governo ultima modifica: 2025-10-04T17:06:14+00:00 da V
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