No processo Nordio,Piantedosi,Mantovano: Democrazia vince sulle Toghe Rosse

La Camera dei Deputati ha sancito un’importante vittoria per la democrazia, negando l’autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Nordio e Piantedosi e del sottosegretario Mantovano nella vicenda legata al generale libico Almasri, ricercato dalla Corte Penale Internazionale, fermato a Torino e successivamente rimpatriato. Con tre votazioni a scrutinio segreto, l’Aula ha respinto la richiesta del Tribunale dei Ministri, accogliendo invece la relazione contraria della Giunta. La presenza in Aula della premier Giorgia Meloni, insieme ai tre interessati e ai banchi del governo al completo, ha sottolineato l’importanza politica del momento, culminato con gli applausi della maggioranza per i tre “no”. Questo verdetto rappresenta un chiaro segnale: la volontà popolare, espressa attraverso il Parlamento, si erge al di sopra del potere giudiziario, riaffermando il primato della politica nelle decisioni di interesse nazionale.

Questo risultato non è solo una vittoria per i ministri coinvolti, ma apre scenari significativi per la gestione delle politiche migratorie. La decisione della Camera dimostra che il ministro dell’Interno Piantedosi potrebbe adottare misure drastiche, come la chiusura dei porti, senza temere conseguenze giudiziarie, seguendo l’esempio di Matteo Salvini. La maggioranza parlamentare, con il suo potere di negare l’autorizzazione a procedere, si configura come uno scudo efficace contro eventuali iniziative giudiziarie, garantendo ai ministri la libertà di agire in linea con il mandato politico ricevuto dagli elettori. In un contesto in cui la gestione dei flussi migratori rimane una priorità, questa pronuncia rafforza il ruolo del governo e della sua maggioranza, ponendo la democrazia al centro delle scelte strategiche del Paese.

No processo Nordio,Piantedosi,Mantovano: Democrazia vince sulle Toghe Rosse ultima modifica: 2025-10-09T10:34:23+00:00 da V