Scuole invase dai maranza: 1 milione di alunni stranieri in Italia
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**Allarme rosso: i costi sociali ed economici insostenibili dei figli degli immigrati che invadono le nostre scuole**
Un’invasione silenziosa sta travolgendo le scuole italiane, e il conto economico e sociale è destinato a schiantarci. Nell’anno scolastico 2023/2024, secondo il *Rapporto Immigrazione 2025* di Caritas e Fondazione Migrantes, ben 910.984 alunni con cittadinanza non italiana hanno invaso le aule del nostro Paese, rappresentando l’11,5% del totale degli studenti. Un dato che non è solo un numero, ma un campanello d’allarme assordante: le nuove generazioni dell’immigrazione, descritte come “cosmopolite e naturalmente multiculturali”, stanno diventando un peso insostenibile per il sistema educativo e sociale italiano. È tempo di aprire gli occhi: questi bambini e ragazzi non sono solo un arricchimento culturale, ma un fardello che minaccia la stabilità economica e sociale del nostro futuro.
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E se includiamo i ‘nuovi italiani’ si supera il milione. Una emergenza totale.
### Un’invasione che costa caro
Quei 910.984 studenti stranieri non sono un dettaglio marginale. Con un sistema scolastico già sotto pressione per tagli e risorse limitate, l’arrivo di questa massa di alunni richiede investimenti massicci. Le stime indicano che l’istruzione di ogni studente straniero, spesso con bisogni linguistici e di integrazione specifici, costa fino al 20% in più rispetto a un alunno italiano, tra corsi di italiano L2, mediatori culturali e supporto psicologico. Tradotto in numeri, con un budget scolastico nazionale che supera i 50 miliardi di euro annui, stiamo parlando di almeno 10 miliardi di euro divorati da questa emergenza. E questo è solo l’inizio: con l’aumento dei flussi migratori, il costo è destinato a esplodere, mettendo a rischio i fondi per gli studenti italiani.
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### Un welfare al collasso
Ma i costi non si fermano alle aule. Come denunciato nei nostri articoli precedenti, l’immigrazione porta povertà, e i figli di questi immigrati amplificano il problema. Il *Rapporto Immigrazione 2025* celebra la loro “multiculturalità”, ma ignora un dato devastante: il tasso di povertà assoluta fra le famiglie di soli stranieri è del 35,2%, contro il 6,2% delle famiglie italiane (come riportato da Francesca Totolo su X il 15 ottobre 2025). Questi bambini, nati o cresciuti in Italia, dipenderanno da sussidi, assistenza e, un giorno, pensioni sociali – costi che ricadranno interamente sugli italiani. Come abbiamo scritto il 14 ottobre, “saremo noi a dover pagare le pensioni agli stranieri”, e questa dinamica inizia proprio con l’educazione di questi giovani, un investimento che non ripagherà mai il sistema.
### Scuole sovraccariche e sicurezza a rischio
Le nostre scuole non sono preparate a gestire questa invasione. Classi sovraffollate, insegnanti esausti e un aumento dei casi di disagio sociale – spesso legato a contesti familiari immigrati segnati da povertà e instabilità – stanno trasformando gli istituti in campi di battaglia. Il *Rapporto* parla di “equilibrio tra culture”, ma non affronta il crescente numero di episodi di bullismo, conflitti interculturali e persino piccoli reati nelle scuole, un fenomeno che sta spaventando genitori e personale educativo. La sicurezza dei nostri figli è compromessa, e il costo per arginare questi problemi – da più vigilanza a programmi di mediazione – grava ulteriormente sulle casse pubbliche.
### Un futuro economico compromesso
L’impatto economico non si limita al presente. Questi 910.984 studenti, molti dei quali provengono da famiglie a basso reddito, entreranno nel mercato del lavoro con qualifiche spesso inferiori, accentuando la competizione per i posti meno qualificati e depressi i salari locali. Come evidenziato nell’articolo del 14 ottobre 2025, studi della Banca d’Italia suggeriscono che limitare l’immigrazione potrebbe incrementare il reddito pro-capite del 5%, favorendo i lavoratori italiani. Al contrario, questa invasione scolastica rischia di perpetuare un circolo vizioso di povertà, con l’Italia costretta a mantenere una generazione che non contribuirà proporzionalmente al sistema.
### È ora di agire: difendiamo le nostre scuole
Questo non è un appello alla tolleranza, ma un grido di allarme. L’Italia non può permettersi di finanziare un’invasione che erode il nostro welfare e compromette il futuro dei nostri figli. Come proposto nell’articolo del 13 ottobre 2025, la soluzione sta nella tecnologia e nell’automazione, non nell’apertura indiscriminata delle frontiere. Dobbiamo investire nelle scuole italiane, AZZERANDO l’ingresso di studenti stranieri e puntando su una formazione che privilegi i nostri bambini. Il *Rapporto Immigrazione 2025* è la solita puttanata della Caritas: la realtà è un sistema al collasso, con costi sociali ed economici che ci schiacceranno. È ora di dire basta e proteggere le nostre scuole da questa pressione insostenibile.
Via i maranza dall’Italia. Azzerare i ricongiungimenti familiari prima che sia troppo tardi.
La loro presenza riduce immancabilmente il grado di apprendimento dei nostri bambini, di questo passo avremo una generazione danneggiata dalle cosiddette politiche scellerate di inclusione, tanto sbandierate dalla sinistra😵
Che schifo, vergogna.
Salvini e Meloni vergognatevi…