Sposa un nigeriano e i suoi figli diventano schiavi dell’immigrato: frustate ogni giorno
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**IGLESIAS: UN ORRORE DOMESTICO CHE SCANDALIZZA – UNA DONNA E I SUOI FIGLI VITTIME DI UN IMMIGRATO VIOLENTO**
L’Italia è scossa da un episodio di violenza domestica che ha dell’incredibile. A Iglesias, una donna è riuscita a scappare in strada dopo l’ennesima aggressione subita dal marito, un immigrato di 40 anni, operaio, che ha trasformato la loro casa in un inferno. Ma la brutalità non si ferma qui: dagli approfondimenti investigativi dei carabinieri è emerso che quest’uomo ha sottoposto i due figli della donna, di 12 e 15 anni, a punizioni corporali disumane, tra percosse, frustate e costrizioni fisiche. Un quadro di terrore che lascia senza parole, un crimine che grida vendetta e che ci obbliga a guardare in faccia una realtà insostenibile.
La scena, immortalata dall’intervento dei carabinieri con le loro luci blu che illuminano la notte, racconta di una donna in fuga, disperata, che ha trovato il coraggio di sottrarsi a un mostro. Lei, aggredita ripetutamente, è stata costretta a vivere in un incubo quotidiano, mentre i suoi figli, innocenti e vulnerabili, sono stati vittime di torture perpetrate da un uomo che dovrebbe proteggerli, non distruggerli. Le indagini rivelano un’escalation di violenza che va oltre ogni immaginazione: frustate sui corpi dei bambini, percosse che hanno segnato la loro infanzia, un padre che si è trasformato in un aguzzino.
Iglesias, donna scappa in strada dopo l’ennesima aggressione del marito, un operaio nigeriano di 40 anni.
Dagli approfondimenti investigativi, si è scoperto che l’uomo avrebbe pure sottoposto i due figli della donna di 12 e 15 anni a punizioni corporali, come percosse, frustate… pic.twitter.com/6SRvctsOM6
— Francesca Totolo (@fratotolo2) October 17, 2025
Questo immigrato, arrivato in Italia con la promessa di un futuro migliore, ha invece portato con sé un’ombra di barbarie. E mentre noi ci indigniamo, mentre scriviamo articoli, mentre commentiamo sui social, lui era lì, libero di agire, libero di terrorizzare la sua famiglia, libero di violare ogni principio di umanità. La domanda che ci sorge spontanea è: come può un uomo del genere essere lasciato tra noi? Come può un individuo che commette crimini così gravi continuare a vivere indisturbato?
È tempo di agire. L’Italia non può più tollerare che i suoi cittadini, in particolare donne e bambini, vivano nel terrore per colpa di immigrati che portano violenza invece di integrazione. Chiediamo a gran voce una revisione drastica delle politiche sull’immigrazione, controlli rigorosi e pene severe per chi commette atrocità. Non possiamo continuare a sacrificare la sicurezza delle nostre famiglie sull’altare di un sistema che ha fallito. Questo episodio a Iglesias non è un’eccezione: è un campanello d’allarme che deve risvegliare la nostra coscienza. Svegliamoci, prima che sia troppo tardi.
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