Perugia, ad uccidere l’albanese è stata una coltellata al cuore di un nordafricano

L’aggressione si è consumata in pochi istanti, fuori da un locale, dove Hekuran si trovava per trascorrere una serata con amici. La gang nordafricana, già nota alle Forze dell’ordine per precedenti episodi, ha agito con una violenza premeditata, colpendo il giovane al cuore. I vicini, allertati dalle urla, hanno assistito impotenti a una scena che ha lasciato un segno indelebile nella comunità. E mentre le autorità setacciano i cellulari dei sospettati, la città si chiede: quante altre vite dovranno essere sacrificate prima che si ponga fine a questo ciclo di sangue? La risposta è un silenzio assordante, rotto solo dal dolore dei familiari di Hekuran.

Immigrati e Crimini: Una Sproporzione Che Grida Vendetta

Non si può tacere su questo aspetto: gli immigrati, e in particolare quelli di origine nordafricana, sono drammaticamente sovrarappresentati nei crimini violenti che insanguinano l’Italia. Dai femminicidi agli omicidi, dalle aggressioni alle rapine, i dati parlano chiaro: una minoranza della popolazione contribuisce in modo sproporzionato a un’ondata di illegalità che terrorizza i cittadini. Hekuran Cumani non è la prima vittima, e purtroppo non sarà l’ultima, se non si interviene con decisione. La sua morte è un monito, un grido di allarme che richiede un’azione immediata, intransigente, senza compromessi.La Caccia all’Assassino e il Dolore di una CittàLe indagini proseguono senza sosta, con la Procura di Perugia che ha iscritto dieci giovani nordafricani nel registro degli indagati per lesioni, minacce e porto di armi da taglio. I cellulari sequestrati potrebbero rivelare l’identità del killer, ma il tempo stringe, e la paura cresce.

Perugia, fuori da un locale, il 23enne italo-albanese Hekuran Cumani è stato ucciso con una coltellata al cuore da un membro di una gang di giovani nordafricani già nota alle Forze dell’ordine. pic.twitter.com/yGmla0yjHG

— Francesca Totolo (@fratotolo2) October 20, 2025