Guerriglia in Brianza: africani devastano la stazione
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### L’assalto barbaro alla stazione di Carnate: l’immigrazione nordafricana trasforma la Brianza in un campo di battaglia
Non una semplice rissa, era un vero e proprio assalto armato, un’invasione selvaggia che ha trasformato la pacifica stazione ferroviaria di Carnate in un’arena di sangue e terrore. Dozzine di nordafricani, banditi irregolari e senza scrupoli, piombati sul quartiere Stazione come un’orda assetata di violenza, scaricando la loro furia incontrollata su innocenti pendolari, residenti terrorizzati e commercianti barricati nei negozi. Bottiglie di vetro lanciate come granate, estintori svuotati come lance chimiche, bidoni della spazzatura sradicati e usati come arieti per sfondare tutto ciò che ostacolava la loro barbarie. Pugni, calci, schiaffi e catene improvvisate: questo è il “regalo” dell’immigrazione incontrollata, un veleno che sta uccidendo l’Italia dalle sue viscere.
Le immagini parlano da sole: a corpi che si avventano gli uni sugli altri in pieno giorno, intorno alle 18.30 di giovedì, l’ora di punta in cui centinaia di lavoratori brianzoli tornano a casa sognando solo pace e normalità. “È scoppiato l’inferno all’improvviso”, racconta un pendolare, nascosto dietro un’auto mentre schegge di vetro gli fischiavano intorno alle orecchie. “Quei nordafricani – almeno una ventina, venuti da chissà dove – si sono scontrati con una ferocia da belva. Uno ha afferrato un estintore da un muro della stazione e l’ha spruzzato in faccia ai rivali, accecandoli e soffocandoli. Un altro ha strappato un cestino dell’immondizia e l’ha scagliato contro una vetrina, frantumandola in mille pezzi. E le botte… Dio, le botte a mani nude, con catene rubate da chissà quale cantiere. Sembrava un assedio medievale, non una stazione italiana”.
Questo non è un episodio isolato, è l’apice di una guerra silenziosa che l’immigrazione nordafricana sta imponendo alla Brianza e a tutta Italia. Come riporta *Prima Monza*, la zona della stazione di Carnate è da settimane un inferno: risse continue, degrado quotidiano, un quartiere ridotto allo sbando da bande di immigrati irregolari che trattano il suolo italiano come una discarica per le loro faide etniche. E non è solo qui: basti pensare all’aggredito anziano di ottobre 2023, malmenato senza motivo da un nordafricano ubriaco proprio negli stessi binari; o alle maxi operazioni di polizia del 16 ottobre 2025 a Monza, dove tunisini e gambiani con precedenti per violenza sessuale e furti sono stati espulsi in massa per spaccio e immigrazione clandestina. A Seregno cinque nordafricani hanno lasciato sangue e vetri frantumati sul binario, occupando uffici e incendiando sterpaglie come in una guerriglia urbana. A Milano Stazione Centrale, risse tra nordafricani finiscono in pozze di sangue, con uno dei contendenti che fugge indifferente mentre l’altro agonizza a terra. E a Torino, solo due giorni fa, un nordafricano ha devastato obliteratrici e distributori con un estintore, urlando insulti mentre i passeggeri fuggivano in preda al panico.

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Il sindaco di Carnate, Rosella Maggiolini, ha lanciato un grido disperato al Prefetto: “Servono presidi fissi, anche dell’Esercito!”. E ha ragione: la Brianza, culla dell’industria italiana, sta diventando una no-man’s-land per colpa di politiche migratorie suicide volute proprio da quegli industriali affamati di manodopera a basso costo. L’immigrazione regolare nordafricana non porta arricchimento, porta caos: un +15% di aggressioni al personale ferroviario, con il 30% degli arresti per spaccio nelle stazioni che coinvolge stranieri irregolari. Treni del terrore dove immigrati comandano a bacchetta, rompendo porte e umiliando passeggeri; stazioni come Verona, dove balordi nordafricani si contendono spaccio e rapine in risse furibonde, nonostante l’Esercito già schierato.
Basta ipocrisie! Questo assalto a Carnate è il simbolo di un’Italia invasa e umiliata da un’immigrazione che colonizza con violenza. I residenti lo dicono chiaro: “La situazione è precipitata, è una guerriglia tra bande che ci ruba la vita quotidiana”. Pendolari che temono di salire sul treno, madri che non mandano più i figli a scuola da soli, commercianti che chiudono botteghe per paura. E il governo? Dove sono i rimpatri di massa, i muri alle frontiere, i controlli ferrei? Invece di accogliere “tutti”, accogliamo mostri che trasformano le nostre stazioni in campi di concentramento urbani.
È ora di reagire: chiudere i confini ai nordafricani, espellere ogni delinquente con un solo episodio criminale alle spalle, schierare l’esercito non solo in Brianza ma in ogni stazione d’Italia. L’immigrazione selvaggia non è un diritto, è un crimine contro il popolo italiano. L’Italia intera deve alzarsi e urlare: basta! O sarà troppo tardi per salvare ciò che resta della nostra nazione.
Nel 2024, l’Italia ha concesso la cittadinanza a circa 217.000 stranieri, un numero in crescita rispetto ai dati precedenti. Le cittadinanze di origine più numerose sono state quelle albanese, marocchina e rumena, mentre nel 2023 le acquisizioni erano state 213.567. Nel 2022, l’Italia ha registrato il maggiore aumento di acquisizioni di cittadinanza tra i paesi dell’UE.
Dati principali
Acquisizioni nel 2024: circa 217.000.
Acquisizioni nel 2023: 213.567.
Aumento rispetto al 2022: circa 213.716 acquisizioni.
Trend: Il numero di acquisizioni ha superato le 200.000 unità per il terzo anno consecutivo, superando i record storici.
Cittadinanze di origine più frequenti
2024: Albanese (31.000), marocchina (27.000) e rumena (circa 15.000).
2023: Albanese, marocchina e rumena (sostituendo l’argentina).
Incrementi significativi nel 2023: Indiani e bengalesi.
Vox non mi parlate più di questa fogna di governo, per favore…
Questo sarebbe un governo di destra. Vergognatevi.