Emergenza in Italia: 177 donne stuprate da minori stranieri
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Siamo in guerra. E in guerra non esistono minori, solo soldati nemici. Come questi:
Emergenza criminalità minorile d’importazione
“Il 57% dei reclusi nelle carceri minorili è straniero”
Non solo: tra il 2010 e il 2023, su 315 segnalazioni per violenza sexxuale, 177 hanno riguardato minorenni stranieri, ben il 56%. pic.twitter.com/BybpGRaRtv
— Francesca Totolo (@fratotolo2) October 22, 2025
### Allarme Rosso: L’Italia Sotto Assedio dalla Criminalità Minorile Straniera – Stupri e Violenze Esplodono!
L’Italia è in emergenza. Non è un’esagerazione, è un dato di fatto. Il 57% dei reclusi nelle carceri minorili è straniero, e tra il 2010 e il 2023, su 315 segnalazioni per violenza sessuale, ben 177 – il 56% – hanno riguardato minorenni stranieri. Numeri che non lasciano spazio a interpretazioni: siamo di fronte a un’invasione di criminalità minorile d’importazione, un fenomeno che sta devastando la sicurezza delle nostre città e, soprattutto, delle nostre donne e bambine. Mentre la sinistra continua a celebrare il multiculturalismo con eventi come la “Cucina meticcia” a Roma, la realtà è ben diversa: stupri, aggressioni, e un sistema giudiziario che non protegge, ma condanna.
#### I Numeri Che Fanno Tremare: 57% di Stranieri nelle Carceri Minorili
Partiamo dai fatti. Secondo i dati ufficiali, il 57% dei giovani reclusi negli Istituti Penali per Minorenni (IPM) è di origine straniera. Significa che, su ogni 100 ragazzi dietro le sbarre, 57 non sono italiani. E non si tratta di reati minori: tra il 2010 e il 2023, su 315 casi di violenza sessuale denunciati, 177 – più della metà – sono stati commessi da minorenni stranieri. Un dato che dovrebbe far scattare l’allarme nazionale, ma che invece viene ignorato o minimizzato da chi preferisce parlare di “integrazione” invece che di sicurezza.
Questi numeri non sono astratti. Dietro c’è il dolore di vittime innocenti, come la 16enne svedese Meya Åberg, violentata a Skellefteå da un rifugiato africano, o la donna romana minacciata con un coltello questa mattina in piazza Pepe. In Italia, il fenomeno è altrettanto grave: minorenni stranieri, spesso non accompagnati, arrivano nel nostro Paese, vengono accolti in centri d’accoglienza, e poi commettono crimini orrendi. Stupri, aggressioni, rapine. E mentre loro delinquono, noi paghiamo.
#### La “Baby Gang” di Padova: Simbolo di un’emergenza Nazionale
Il video che circola su X, ripreso da @fratotolo2, è un pugno nello stomaco. Mostra una donna, in diretta su Rai 1, che denuncia l’aggressione subita da una “baby gang” di minori stranieri a Padova. “Sono stati giorni di terrore”, dice, mentre le immagini mostrano giovani che inseguono e minacciano passanti innocenti. La scritta sullo schermo è chiara: “Baby gang: inviati di Porta a Porta aggrediti a Padova”. Ma non si tratta di un caso isolato. È la norma. A Cesena, un gruppo di ragazzi italiani è stato accusato di “pestaggio squadrista” per aver reagito a una provocazione, mentre a Salerno un tunisino ospitato in un centro d’accoglienza pubblicava video jihadisti su TikTok.
Questi episodi non sono disconnected dots. Sono la prova che l’Italia sta perdendo il controllo. La “baby gang” di Padova non è un’anomalia, è il sintomo di un sistema che fallisce. Minorenni stranieri, spesso senza genitori, vengono lasciati liberi di delinquere, protetti da una giustizia che li considera “vulnerabili” invece che pericolosi.
#### Stupri e Violenze: Un’epidemia Silenziosa
Il dato più allarmante è quello sugli stupri. Su 315 segnalazioni di violenza sessuale tra il 2010 e il 2023, 177 – il 56% – coinvolgono minorenni stranieri. Pensateci: più della metà delle violenze sessuali denunciate sono opera di giovani che non dovrebbero nemmeno essere qui. E non parliamo di reati occasionali. Parliamo di una tendenza che sta crescendo, alimentata da un’immigrazione incontrollata e da una mancanza di rimpatri. Questi ragazzi, spesso non accompagnati, arrivano in Italia, vengono ospitati in centri d’accoglienza, e poi commettono crimini orrendi. E mentre le vittime piangono, la sinistra parla di “diritti” e “integrazione”.
#### L’Ipocrisia della Sinistra: “Cucina Meticcia” Mentre le Donne Soffrono
Mentre tutto questo accade, la sinistra organizza eventi come la “Cucina meticcia” a piazza Pepe, Roma, celebrando una società multiculturale che esiste solo nei loro sogni. Ma la realtà è diversa: degrado, droga, violenza. Questa mattina, proprio in quella piazza, una donna è stata minacciata con un coltello da un africano, probabilmente uno spacciatore. E mentre lei gridava per la vita, i cuochi “meticci” mescolavano spezie a due passi da dove il terrore regnava sovrano.
È un insulto alle vittime. Mentre Meya Åberg, in Svezia, lotta ancora con i traumi dello stupro subito da un rifugiato africano, l’Italia chiude gli occhi. Mentre Slah Omri, a Salerno, pubblica video jihadisti da un centro d’accoglienza, la sinistra parla di “speranza”. Ma la speranza per chi? Per le nostre donne e bambine, o per i criminali che le aggrediscono?
#### La Soluzione: Chiusura Centri, Rimpatri Immediati, Tolleranza Zero
È tempo di agire. Chiediamo la chiusura immediata dei centri d’accoglienza, che non integrano, ma isolano e radicalizzano. Chiediamo rimpatri immediati per chi delinque, senza eccezioni. E chiediamo tolleranza zero per la criminalità minorile straniera. Non possiamo più permettere che il 57% delle carceri minorili sia occupato da stranieri, né che il 56% degli stupri sia commesso da minorenni non italiani.
L’Italia deve svegliarsi. La sicurezza non è negoziabile, e né Roma né Padova possono permettersi di sacrificare le proprie donne sull’altare del multiculturalismo. È ora di dire basta, antes che sea troppo tarde.
Importata anche dalla destra! Ditelo…