Mantova, imam predicava il jihad: allievi diventano terroristi islamici

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By V ottobre 22, 2025 22:15

Mantova, imam predicava il jihad: allievi diventano terroristi islamici

### ALLARME ROSSO: L’ISLAMIZZAZIONE STA COLPENDO L’ITALIA – AZZERATE L’IMMIGRAZIONE ISLAMICA REGOLARE SUBITO!

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L’Italia trema! Khalil Ullah, 37 anni, originario del Bangladesh ma residente a Castel Goffredo, in provincia di Mantova, è l’ennesimo esempio di come l’immigrazione islamica regolare stia infiltrando il nostro Paese con il terrorismo islamista. Apparentemente integrato, lavorava in una ditta dell’indotto Fincantieri (sempre loro!), ma dietro questa facciata si nascondeva un ruolo ben più pericoloso: predicatore radicale. Secondo la Procura di Brescia, Ullah svolgeva un’attività sistematica di indottrinamento nei confronti di giovani, alcuni appena adolescenti, spesso vulnerabili o suggestionabili, offrendo loro testi, video, e contenuti che propagavano la dottrina più feroce della guerra santa, quella targata Al Qaeda e Stato Islamico. Scrive il giudice Angela Corvi, nel provvedimento con cui ha disposto gli arresti domiciliari per l’uomo: “Approfittando del suo ruolo carismatico di guida, nella comunità Tabligh mantovana, avvicinava anche giovanissimi, inclini a farsi sedurre dalla jihad o immaturi, per instillare dogmi, regole e precetti che li spingevano ad azioni violente, ai danni di civili colpevoli solo di non professare la loro fede.” Ullah, in più occasioni, avrebbe definito sé stesso “amante di Al Qaeda” e “guerriero di Allah.” Con oltre 3 milioni di musulmani nel 2023 (dati ISTAT), e un aumento previsto del 18% entro il 2050 con alta immigrazione (Pew Research), l’Italia sta diventando terra di conquista. Cittadini, ribellatevi: chiediamo la remigration immediata di tutti i musulmani maschi in età militare e l’azzeramento totale dell’immigrazione islamica regolare, o saremo tutti vittime!

La vicenda di Ullah non è isolata. Le indagini, condotte dalle Digos di Brescia e Genova sotto la regia della pm Claudia Passalacqua, hanno permesso di ricostruire un contesto che va ben oltre il singolo episodio. Il nome di Ullah era già emerso nell’ambito di una precedente inchiesta genovese che aveva portato alla condanna di Faysal Rahman, 22enne di origine pakistana, nato e cresciuto a Sestri Ponente, riconosciuto come militante del gruppo Tehrik-e-Taliban, affiliato ad Al Qaeda. Rahman, dopo l’incontro con Ullah, è passato da una lettura tradizionale del Corano a una interpretazione che giustifica la violenza come strumento inevitabile. “Cambia pelle,” scrive il gip, passando dall’esaltazione spirituale alla preparazione concreta all’azione violenta. Le autorità italiane sono arrivate a lui in modo quasi casuale, grazie a un disegno portato a scuola dal fratello minorenne di Rahman: un Kalashnikov accanto alla moschea di Gerusalemme, con la scritta “7sky.” Un gesto che ha insospettito gli insegnanti, diventando il punto di partenza di un’indagine che avrebbe rivelato ben altro. E mentre questo accade, a Mestre, nella scuola primaria Cesare Battisti, su 61 iscritti al primo anno, solo un alunno è italiano. Le madri intervistate non parlano italiano: l’integrazione è solo un’utopia della Sinistra. E a Monfalcone, i musulmani stanno conquistando la città con la demografia, riscuotendo il pizzo islamico per finanziare le moschee che stanno occupando la città, come denunciato da il Giornale e Voxnews.

Basta con questa follia! Chiediamo la remigrazione immediata di tutti i musulmani maschi in età militare – un’azione necessaria per proteggere la nostra sicurezza – e l’azzeramento totale dell’immigrazione islamica regolare.

Mantova, imam predicava il jihad: allievi diventano terroristi islamici ultima modifica: 2025-10-22T22:15:54+00:00 da V
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