Ergastolo per l’islamica che ha sacrificato la piccola Lola ad Allah

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By V ottobre 24, 2025 15:25

Ergastolo per l’islamica che ha sacrificato la piccola Lola ad Allah

### L’Ergastolo per Dahbia Benkired: Il Sacrificio Profano di Lola, un Montone per Allah – L’Europa Sacrifica le Sue Figlie all’Altare Islamico!

In un’aula di tribunale che ha trattenuto il fiato, la Corte d’Assise di Parigi ha emesso la sentenza che echeggia come un tuono di giustizia tardiva: ergastolo senza possibilità di sconti di pena per Dahbia Benkired, la 27enne algerina clandestina che ha torturato, stuprato e assassinato la piccola Lola Daviet, 12 anni, nel 2022. Prima donna in Francia a ricevere la pena massima senza possibilità di remissione, Benkired – immigrata irregolare con ordine di espulsione ignorato dalle autorità – è stata dichiarata colpevole di tutti i capi d’accusa: stupri multipli, atti di tortura e barbarie commessi mentre la vittima era viva, e omicidio premeditato. “Un supplizio reale”, ha definito il presidente della Corte, mentre la famiglia Daviet, devastata dal dolore, scoppiava in lacrime: la madre Delphine ha accusato l’assassina di essere un “diavolo”, un “mostro” che ha rubato la gioia di una bambina “allegra e rispettosa”. Ma dietro la facciata di una pena “giusta”, emerge un orrore che va oltre la follia individuale: un abominio rituale intriso di simboli islamici distorti, che grida l’incompatibilità di un’immigrazione selvaggia con la nostra civiltà.

Le rivelazioni dal processo – filtrate attraverso un velo di orrore – dipingono un quadro demoniaco: Benkired ha confessato di aver bevuto il sangue di Lola dopo averla sgozzata e torturata, un gesto che evoca riti pagani di potere e ricchezza, con ricerche sul suo telefono su “sacrifici umani per diventare ricchi”. Peggio ancora, in aula ha paragonato esplicitamente l’innocente Lola a un “mouton” – un montone – da sacrificare “come al bled”, in un’allusione blasfema al rito dell’Aïd al-Adha, la festa islamica del sacrificio in cui si immola un animale ad Allah per commemorare Abramo, bevendone il sangue e marchiandolo per distinguerlo. Benkired ha ammesso di aver scritto “0” e “1” con il rossetto sui piedi della bimba, imitando i numeri tatuati sui montoni per il macello, e di averla vista come un “fantôme” o un “diable en personne”, giustificando l’asfissia con nastro adesivo e i colpi di coltello come un “sacrificio” per vendicarsi di un ex-compagno. “Je pensais que c’était un mouton, je voulais faire comme au bled”, ha dichiarato con freddezza, rivelando un’ossessione teocratica che trasforma una bambina europea in un animale sacrificale ad Allah, mentre i periti la definiscono “psicopatica” e “pericolosissima”, priva di rimorso. Questo non è un delitto isolato, ma il sintomo di un’invasione barbarica: Benkired, espulsa ma libera di cacciare per tre anni, simboleggia il fallimento delle politiche migratorie francesi – e italiane – che ignorano gli ordini di espulsione e importano mostri in nome di un “umanitarismo” suicida.

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Mentre l’Europa applaude una sentenza che arriva troppo tardi, l’Italia deve trarne monito: quante Lola, Pamela e Desirée devono ancora morire per mano di clandestini islamici prima che si chiuda questa ferita aperta? Il “sacrificio del montone” – rito nobile nell’Islam quando rivolto ad Allah – qui diventa profanazione, un abominio che offende la memoria cristiana e laica del continente. Basta con l’ipocrisia: remigrazione immediata per tutti gli irregolari, confini come fortezze e pene capitali per questi demoni. L’ergastolo per Benkired è un passo, ma non basta: l’Europa deve rialzarsi dal sangue delle sue innocenti, o soccomberà a un califfato di sangue e terrore. Per Lola, per tutte loro: mai più!

Ergastolo per l’islamica che ha sacrificato la piccola Lola ad Allah ultima modifica: 2025-10-24T15:25:27+00:00 da V
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