Università italiana diventa Moschea, Lega: “È islamizzazione”

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By V ottobre 27, 2025 20:50

Università italiana diventa Moschea, Lega: “È islamizzazione”

Inutile che la Lega si lamenti quando permette a Forza Italia di portare in Italia centinaia di figli di Hamas dalla Giordania con la scusa di Gaza.

# Italia sotto assedio: una moschea all’università di Catanzaro apre le porte all’islamizzazione – Stop all’immigrazione islamica ora!

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L’Italia è in ginocchio, travolta da un’ondata di islamizzazione che minaccia di cancellare la nostra identità, la nostra cultura e i nostri valori. L’ultimo oltraggio si consuma a Catanzaro, dove l’Università Magna Graecia ha inaugurato, il 27 ottobre 2025, uno spazio dedicato al culto islamico all’interno dell’Edificio delle Bioscienze, il primo del genere in un ateneo italiano. Un luogo per il sermone del venerdì (Jumu’a), le cinque preghiere quotidiane e le festività islamiche Eid al-Fitr ed Eid al-Adha, gestito dall’associazione “Dar Assalam ODV” con il benestare del rettore Giovanni Cuda. Questo non è un gesto di “inclusione”, come vorrebbe farci credere il rettore, ma un pericoloso passo verso la sottomissione culturale, un’umiliazione per un Paese che dovrebbe difendere la sua eredità cristiana e laica.

L’inaugurazione, sbandierata come un simbolo di “dialogo e pace”, ha visto la partecipazione di rappresentanti dell’associazione islamica, dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, dell’Amministrazione comunale e persino della Polizia di Stato, in un’ipocrita parata di buonismo. Ma la realtà è un’altra: l’università, luogo simbolo di libertà, ricerca e sviluppo, sta cedendo metri quadrati a una religione che, come denuncia il deputato della Lega Rossano Sasso, “contrasta con i nostri principi”. Sasso, capogruppo in Commissione Cultura, ha annunciato un’interrogazione al ministro Bernini, definendo l’iniziativa “un pericoloso passo verso l’islamizzazione della società”. E ha ragione: “Davvero siamo disposti a cedere la nostra identità, in un ambiente universitario, simbolo di libertà, sviluppo e ricerca, per dare spazio a una religione che contrasta con i nostri principi?”. La sua accusa è durissima: “L’Università destina metri quadrati al sermone del venerdì dell’imam e alle sue cinque preghiere quotidiane anziché migliorare l’offerta formativa e offrire maggiori servizi agli studenti italiani”.

Questa non è inclusione, è resa. Mentre gli studenti italiani lottano per aule, laboratori e borse di studio, l’ateneo di Catanzaro offre spazi a una comunità che, altrove, si è distinta per imposizioni violente. A Sesto San Giovanni, una donna marocchina è stata massacrata per non aver indossato il velo, davanti alla figlia, con gli aggressori che hanno giustificato il pestaggio come “metodo educativo”. A Massa Lombarda, un’algerina è stata aggredita due volte, sfigurata con un liquido infiammabile per il suo rifiuto del velo. A Modena, una 15enne è stata picchiata da coetanee per aver scelto di vivere senza velo. A Mestre, quartieri interi sono sotto il controllo di comunità bengalesi che impongono la Sharia e cacciano gli italiani. E ora, un’università pubblica, finanziata dai contribuenti italiani, apre le porte agli imam e alle loro prediche, mentre la natalità musulmana, con tassi di fertilità che superano di gran lunga quelli italiani, minaccia di sommergerci demograficamente.

Il rettore Cuda si nasconde dietro l’articolo 19 della Costituzione, parlando di “libertà religiosa” e di un “bisogno reale” espresso da studenti, personale e pazienti. Ma quale libertà? La libertà di chi? Di chi impone il velo con la violenza? Di chi trasforma le nostre città in enclave dove la legge italiana è un optional? Questo “gesto di inclusione” è una capitolazione, un tradimento dei valori di un’istituzione che dovrebbe formare le menti, non sottometterle. La presenza di uno spazio islamico in un ateneo pubblico è un precedente pericolosissimo, un segnale che l’islamizzazione sta penetrando anche nei luoghi del sapere.

L’immigrazione islamica regolare è il carburante di questa invasione. Non possiamo più tollerare flussi che importano valori incompatibili con la nostra civiltà. La soluzione è chiara: azzeramento totale dell’immigrazione islamica regolare e remigrazione immediata dei maschi in età militare, spesso protagonisti di violenze e imposizioni. La Lega e Fratelli d’Italia chiedono a gran voce misure drastiche: chiudere le moschee abusive, vietare il velo integrale con multe salate, bloccare i finanziamenti esteri agli imam radicali. Ogni giorno di esitazione è un passo verso la perdita della nostra sovranità.

L’Italia non può diventare un califfato. La nostra cultura, la nostra libertà, la nostra identità cristiana e laica sono sotto attacco. Non possiamo permettere che le università, simbolo del progresso, si trasformino in avamposti dell’islamizzazione. Fermiamo questa follia ora: stop all’immigrazione islamica, remigrazione di chi non rispetta le nostre leggi, e difesa senza compromessi della nostra civiltà. L’Italia è nostra, e non la cederemo mai.

Università italiana diventa Moschea, Lega: “È islamizzazione” ultima modifica: 2025-10-27T20:50:41+00:00 da V
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By V ottobre 27, 2025 20:50
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1 Comment

  1. xx ottobre 28, 07:45

    Allora bisogna isolare Forza Italia, altrimenti si è complici.
    Adesso basta! Sono tutti degli infami…

    Reply to this comment
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