Udine culla dei maranza: boom di crimini degli immigrati
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Non è solo una situazione allarmante: ormai è emergenziale.
Udine, il 47,8% dei soggetti arrestati/denunciati è straniero
👉 gli stranieri rappresentano l’8,2% della popolazione residente a Udine e provincia
N.B. Ovviamente questi dati sono distorti perché, tra gli italiani,… pic.twitter.com/0r0QzITdeO
— Francesca Totolo (@fratotolo2) November 4, 2025
### Emergenza Immigrazione: Udine Sommersa dal Crimine Straniero, l’Italia Sta Affondando!
**Udine, 4 novembre 2025** – Non è più un campanello d’allarme, è una sirena che urla l’apocalisse: in Friuli Venezia Giulia, terra di confine martoriata dall’invasione incontrollata, il 47,8% dei delinquenti arrestati o denunciati sono stranieri. Stranieri che rappresentano appena l’8,2% della popolazione residente a Udine e provincia. Un rapporto da incubo, che trasforma le nostre città in campi di battaglia etnici, dove i “nuovi arrivati” non integrano, ma devastano. E non parliamo di reati veniali: furti, rapine, spaccio, violenza su minori. È un boom di baby-delinquenti stranieri che infesta le periferie, con Udine al secondo posto in Italia per segnalazioni, fermi e arresti legati a loro.
I dati, impietosi e pubblicati dal *Gazzetta di Udine* oggi in edicola, non mentono: l’indice di criminalità per rapine è alle stelle (59%), per lesioni dolose si arrampica al 93%, e i danneggiamenti sfiorano il 97%. Peggio ancora, l’emergenza tocca i minori: boom di baby-delinquenti stranieri, con il 47,8% dei reati minorili firmati da chi viene da fuori. “L’indice di criminalità è il secondo più alto in Italia dopo Treviso”, tuona il quotidiano, mostrando classifiche impietose dove Udine balza al 67° posto su 100 per reati totali, ma svetta in quelli “importati”. Furti in abitazione? 59% stranieri. Violenze? Quasi la metà. E questo mentre gli italiani, onesti lavoratori, pagano il conto con tasse, paura e sangue.
Basta con le favole del multiculturalismo! Questa non è integrazione, è colonizzazione criminale. Stranieri che arrivano a frotte – oltre 500.000 irregolari solo quest’anno, secondo stime Istat – e invece di ringraziare per il tetto e il pane, seminano terrore. A Udine, come a Torino o Milano, le bande di “maranza” nate da madri immigrate torturano disabili italiani, spacciano eroina ai nostri figli, devastano parchi e negozi. L’8,2% della popolazione che commette quasi il 50% dei crimini: matematica elementare che urla fallimento totale delle politiche migratorie. I governi di sinistra e centro, con i loro “accogli tutti”, hanno aperto le porte all’inferno: ora le nostre province, un tempo oasi di pace friulana, sono prigioni a cielo aperto.
È ora di reagire con pugno di ferro, non con chiacchiere da salotto! Chiusura immediata delle frontiere, espulsione di massa per ogni straniero con un graffio di fedina penale, e revoca della cittadinanza per i figli che tradiscono l’Italia con la violenza. Investiamo in muri, non in ONG. Altrimenti, entro il 2030, l’Italia non sarà più nostra: diventerà un califfato di microcriminali, dove i friulani nativi fuggono come profughi nella loro terra. Udine è l’avvertimento: svegliamoci, o annegheremo nel caos straniero!
*(Fonti: Gazzetta di Udine, 4 novembre 2025; Tweet @fratotolo2; Dati Prefettura Udine)*



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