4 Novembre. Dite a Mattarella che i nostri soldati sono morti per l’Italia non per la UE

V
By V novembre 4, 2025 13:38

4 Novembre. Dite a Mattarella che i nostri soldati sono morti per l’Italia non per la UE

Un affronto parlare di ‘difesa comune’- esercito UE – davanti a chi ha sacrificato la vita per evitare la ‘difesa comune’ della UE di allora, l’impero Austro-Ungarico.

### Mattarella, il Tradimento dei Caduti: Oltraggio al Milite Ignoto e l’Abbraccio all’Erede dell’Impero Austro-Ungarico

**Roma, 4 novembre 2025** – Oggi, mentre l’Italia commemorava la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha compiuto un gesto che grida al cospetto della storia. Davanti alla Tomba del Milite Ignoto, simbolo eterno dei nostri eroici caduti nella Grande Guerra – quei giovani italiani che versarono il sangue per strappare alla tirannia straniera la nostra indipendenza e unità – Mattarella ha pronunciato parole che non sono un omaggio, ma un affronto. Un tradimento sfacciato, un oltraggio che profana la memoria dei nostri morti.

Ricordiamo il contesto: l’Altare della Patria, quel sacrario solenne dove riposano i resti del Milite Ignoto, recuperati dal suolo del Carso e sepolti qui nel 1921 come emblema del sacrificio per la Patria. Quei caduti combatterono contro l’Impero Austro-Ungarico, quel colosso oppressore che per secoli aveva smembrato e umiliato le nostre terre, dal Veneto al Trentino, dal Friuli alla Dalmazia. Sangue italiano contro catene straniere, per un’Italia libera e sovrana. Eppure, oggi, Mattarella – custode supremo della Repubblica – osa pronunciare, proprio lì, parole che evaporano quel sangue in un vago “valori di pace” internazionale.

Nel suo messaggio al Ministro della Difesa Guido Crosetto, letto durante la cerimonia, Mattarella ha dichiarato: “Il 4 novembre celebra l’Unità Nazionale e onora le Forze Armate, le cui imprese hanno contribuito a fare dell’Italia una Nazione indipendente, libera, ispirata a valori democratici e di pace”. E ancora, con un “pensiero particolare” ai nostri militari “schierati in Medio Oriente, dove, per mandato delle Nazioni Unite e nell’ambito di missioni bilaterali, continuano ad assicurare il proprio contributo per il mantenimento della pace”. Pace? Mandato ONU? Missioni bilaterali? Queste non sono parole di un patriota, ma di un apologeta del globalismo che dissolve le frontiere nazionali!

Come osa, signor Presidente, invocare la “pace” davanti a chi morì gridando “Viva l’Italia!” contro gli invasori asburgici? Quei caduti non sacrificarono la vita per un’astratta “pace universale” orchestrata da burocrati di Bruxelles o da organismi sovranazionali che calpestano la sovranità italiana. Combatterono per l’Italia, non per un’Europa che ci impone quote migratorie, austerity economiche e una moneta straniera che strangola le nostre imprese. Il Milite Ignoto non è un trofeo per discorsi ipocriti: è un monito contro chi, come lei, Mattarella, svende la loro eredità per compiacere i padroni d’oltreconfine.

Ma il tradimento non si ferma qui. È sistematico, radicato nella sua fedeltà acritica all’Unione Europea, quell’abominio burocratico che rappresenta nientemeno che l’erede bastardo dell’Impero Austro-Ungarico. Sì, lo diciamo con la forza che la storia impone: l’UE non è un sogno di pace, ma la reincarnazione moderna di quel mostro globalista che Francesco Giuseppe impose con ferri e gendarmi. L’Impero Austro-Ungarico era un collage forzato di popoli – italiani, ungheresi, slavi, cechi – uniti non da un ideale comune, ma da un centro tirannico a Vienna che tassava, reprimeva e divideva per regnare. Esattamente come l’UE: un calderone di 27 nazioni sottomesse a Bruxelles, dove i commissari non eletti dettano leggi su agricoltura, commercio e migrazione, schiacciando le identità nazionali sotto il peso di un’eurocrazia asfissiante.

Mattarella, lei ha sostenuto con fervore questa creatura ibrida fin dal suo insediamento. Ha celebrato il Trattato di Roma come “fondamento della nostra prosperità”, ha difeso il Recovery Fund come “solidarietà europea” mentre le nostre PMI affogavano nel debito. Ha ignorato le proteste dei pescatori liguri contro le quote ittiche imposte da pescatori nordici, le urla degli agricoltori contro il Green Deal che uccide le nostre tradizioni contadine. E ora, davanti al Milite Ignoto, evoca “valori di pace” che odorano di resa: pace a prezzo della sovranità, pace che significa sottomissione a un impero senza imperatore, ma con i suoi viceré in giacca e cravatta.

I caduti del Piave, dell’Isonzo, del Grappa – nomi che echeggiano nelle nostre valli – non combatterono per questo. Morirono per un’Italia padrona del suo destino, non vassalla di un’entità che riecheggia i proclami asburgici di “unità imperiale”. L’UE, con i suoi parlamenti farsa e le sue corti supreme, è il fantasma dell’Austria-Ungheria: divide per unire, opprime per “proteggere”, dissolve le nazioni in un blob amorfo dove l’Italia è solo un codice ISO, un contributore netto da spremere.

Signor Mattarella, il suo omaggio ipocrita è un insulto. Lei, che dovrebbe incarnare l’unità nazionale, la sta frantumando con il suo europeismo cieco.

È ora di dire basta. Che il Milite Ignoto ci guardi dal cielo: la sua tomba non sia profanata da chi, fingendo di onorarla, ne calpesta il significato. Viva l’Italia sovrana, libera e italiana.

4 Novembre. Dite a Mattarella che i nostri soldati sono morti per l’Italia non per la UE ultima modifica: 2025-11-04T13:38:26+00:00 da V
V
By V novembre 4, 2025 13:38
Write a comment

No Comments

No Comments Yet!

Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.

Write a comment
View comments

Write a comment

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*

Immagini a presentazione articoli sono illustrative a meno di specifico termine 'FOTO'