Immigrati molestano ragazze, ronde di italiani a caccia di arabi

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By V novembre 4, 2025 16:24

Immigrati molestano ragazze, ronde di italiani a caccia di arabi

### Immigrazione e Violenza: Da Salerno a Brindisi, un’Italia sotto Assedio dove i Cittadini si Armano contro l’Impunità

**Salerno/Brindisi, 4 novembre 2025** – L’Italia sta scivolando in un baratro di caos sociale, dove la violenza importata da ondate incontrollate di immigrati sta spingendo i cittadini onesti al limite della sopportazione. Due episodi, uno a Salerno e l’altro a Brindisi, consumatisi a poche ore di distanza, dipingono un quadro agghiacciante: da un lato, un extracomunitario ubriaco che palpeggia e terrorizza giovani ragazze innocenti; dall’altro, una folla inferocita di italiani che, stanchi di un sistema giudiziario molle, si organizza in ronde per “fare pulizia” contro presunti aggressori stranieri. È l’inizio di una guerra civile strisciante, dove la pazienza si esaurisce e la legge del taglione diventa l’unica via per sopravvivere.

A Salerno, il pomeriggio di ieri si è trasformato in un incubo per un gruppo di giovani donne, passeggianti innocenti in Corso Garibaldi. Un cittadino extracomunitario, ubriaco fradicio e privo di documenti, ha iniziato a infastidire i passanti con gesti volgari e minacciosi, focalizzandosi proprio sulle ragazze: palpeggiamenti, insulti, terrore puro. La segnalazione al Numero Unico di Emergenza 112 ha portato sul posto la Squadra Volante della Questura, che ha fermato l’uomo e lo ha condotto in Questura per le identificazioni. Una delle vittime, accompagnata dai genitori sconvolti, ha formalizzato la denuncia, mentre l’aggressore – deferito all’Autorità Giudiziaria per molestie e atti osceni in luogo pubblico – è stato sbattuto al Centro di Permanenza per l’Immigrazione di Potenza, in attesa del rimpatrio. Un’operazione rapida, quasi esemplare. Ma è davvero sufficiente? Questo episodio non è isolato: è l’ennesimo tassello di una violenza quotidiana, spesso alcolica e predatoria, che gli immigrati irregolari scaricano sulle nostre strade, sulle nostre figlie, sulle nostre famiglie. Quanti rimpatri ci vorranno prima che Salerno – e l’Italia intera – diventi un territorio di caccia per predatori senza scrupoli?

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E mentre a Salerno la polizia agisce ma solo dopo che il clandestino ha fatto i propri comodi, a Brindisi la situazione esplode. Domenica sera, davanti alla stazione ferroviaria, una ventina di ragazzi italiani – incappucciati, con il volto coperto da passamontagna, visibili solo occhi e mani – ha sferrato una spedizione punitiva contro due giovani egiziani. Non un’aggressione casuale, ma una “caccia” mirata: “Cercavano arabi”, testimonia un anonimo spettatore, arrivato sul posto poco dopo le 18. I due stranieri, accerchiati come prede, sono stati pestati selvaggiamente vicino a una cabina telefonica, mentre gli aggressori – con accento pugliese e organizzati come una vera banda – fuggivano poi verso via Cristoforo Colombo, svanendo nel buio. Le prime ricostruzioni puntano a una ritorsione: la notte prima i due insieme ad altri sarebbero stati protagonisti di violenze. Vendetta o no, il messaggio è chiaro: i cittadini, esausti da anni di aggressioni impunite, non aspettano più la giustizia dei tribunali. Si armano di rabbia, si coprono il volto e passano all’azione, perché lo Stato – con i suoi centri di permanenza e i suoi rimpatri lenti – ha fallito nel proteggerli.

Questi due fatti, lontani geograficamente ma uniti da un filo rosso di violenza e reazione, sono il sintomo di una crisi epocale. Gli immigrati, spesso irregolari e privi di freni sociali, stanno seminando terrore: molestie sessuali, risse, aggressioni che colpiscono soprattutto i più deboli, le donne, i giovani. A Salerno, un ubriaco extracomunitario trasforma una via commerciale in un’arena di paura; a Brindisi, la goccia che fa traboccare il vaso spinge una folla a impersonare la legge. E qui sta l’allarme che deve scuotere tutti: se i cittadini sono costretti a farsi giustizia da soli, incappucciati e in gruppo come vigilantes da film western, significa che il patto sociale è rotto. La polizia fa il suo dovere quando arriva, ma quante segnalazioni al 112 restano inascoltate? Quanti rimpatri si arenano in burocrazia? La tensione a Brindisi, descritta come un “clima crescente di odio”, non è solo locale: è il termometro di un’Italia che bolle, dove la pazienza si converte in furia cieca.

È ora di svegliarsi. Non si tratta di xenofobia, ma di sopravvivenza: la violenza degli immigrati non controllati sta erodendo la sicurezza quotidiana, spingendo gli italiani a soluzioni estreme. Senza un giro di vite – espulsioni immediate, controlli ferrei, risorse per le forze dell’ordine – le “spedizioni punitive” diventeranno la norma, non l’eccezione. Da Salerno a Brindisi, l’Italia non può più permettersi di essere ostaggio di questa follia. I cittadini meritano protezione, non vendetta. Ma se lo Stato non interviene, chi li biasimerà per aver preso in mano la situazione? Il tempo stringe: prima che il sangue scorra a fiumi.

Immigrati molestano ragazze, ronde di italiani a caccia di arabi ultima modifica: 2025-11-04T16:24:08+00:00 da V
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By V novembre 4, 2025 16:24
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  1. Steobaldo novembre 4, 21:42

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