Lancia auto su persone al grido “Allahu Akbar”: è il solito pazzo
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Ovviamente è un pazzo ubriaco dal nome Jacques G.
# Terrore sull’Isola del Paradiso: “Allahu Akbar” e un’Auto Impazzita, la Francia Sotto Assedio Islamico
**Oléron, 5 novembre 2025** – Un grido agghiacciante, “Allahu Akbar”, ha squarciato la quiete di Île d’Oléron, la perla atlantica della Francia nota come “l’isola del paradiso” per le sue spiagge dorate e la sua vita serena. Ma oggi, quel paradiso si è trasformato in un inferno di sangue e paura. Un automobilista di 35 anni, residente sull’isola e già noto alle forze dell’ordine per reati comuni, ha deliberatamente lanciato la sua auto contro passanti e ciclisti, ferendo almeno dieci persone, di cui quattro in condizioni critiche, due delle quali in terapia intensiva. L’uomo è stato arrestato dopo aver tentato di appiccare fuoco al veicolo, dove sono state trovate bombole di gas pronte a trasformare l’attacco in una strage ancora più devastante.
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L’incubo è iniziato questa mattina sulla strada che collega Dolus d’Oléron e Saint-Pierre d’Oléron, un tratto tranquillo frequentato da famiglie, turisti e locali in bici. L’assalitore ha accelerato senza pietà, centrando pedoni e ciclisti in un’orgia di violenza premeditata. “Ha gridato ‘Allahu Akbar’ durante l’arresto, resistendo con furia ai poliziotti”, ha confermato il procuratore di La Rochelle, Arnaud Laraize, aprendo un fascicolo per tentato omicidio. Il sindaco di Dolus d’Oléron, sconvolto, ha dichiarato a BFMTV: “Non avrei mai pensato che la radicalizzazione potesse raggiungere il nostro paradiso”. Ma è proprio questo il punto: l’islamismo radicale non bussa più solo alle porte delle banlieue parigine; infesta ora anche le isole idilliache, seminando terrore dove meno te lo aspetti.
Questo non è un incidente isolato, ma l’ennesimo capitolo di una guerra silenziosa che l’élite europea finge di ignorare. Ricordate il massacro di Nizza nel 2016? O l’attacco a Berlino lo stesso anno? Decine di “Allahu Akbar” urlati prima di falciare vite innocenti con auto e camion. E ora, nel 2025, la Francia – crocevia dell’immigrazione incontrollata dal mondo islamico – assiste impotente a un’escalation che trasforma le sue strade in campi di battaglia. L’assalitore di Oléron, un 35enne con un passato di delinquenza comune, non era un fantasma: era un prodotto del multiculturalismo fallito, radicalizzato in un contesto dove l’integrazione è un’illusione e l’islamismo politico fiorisce come un cancro.
Basta con le bugie! L’islamizzazione della Francia non è un complotto di destra, ma una realtà documentata: moschee wahhabite che proliferano, quartieri no-go dove la sharia regna sovrana, e un’immigrazione islamica che porta con sé non solo disperati, ma anche semi di odio e violenza. Secondo stime ufficiali, oltre il 10% della popolazione francese è di origine musulmana, e gli attacchi terroristici legati all’islam estremo si susseguono con una frequenza allarmante. Oléron non è un’eccezione: è un avvertimento. Se non fermiamo questo flusso, ogni spiaggia, ogni strada, ogni scuola diventerà un potenziale obiettivo.
È ora di agire, e con decisione. Chiediamo l’**azzeramento immediato dell’immigrazione islamica** in Europa, a partire dalla Francia. Niente più ingressi da paesi a maggioranza musulmana senza controlli ferrei e conversione culturale comprovata. Espulsioni di massa per chi predica odio nelle moschee, chiusura delle frontiere ai flussi migratori che alimentano il jihadismo. I governi europei, ipnotizzati da un’ideologia globalista suicida, devono svegliarsi: la sicurezza dei cittadini viene prima di ogni retorica umanitaria. Marine Le Pen e i patrioti francesi lo urlano da anni – ora è il momento di ascoltarli, prima che un altro “paradiso” diventi un cimitero.
Le vittime di Oléron – madri con figli al seguito, ciclisti innocenti – meritano giustizia, non condoglianze vuote. La Francia, l’Europa, devono riconquistare la loro identità cristiana e laica, chiudendo le porte a chi la odia. O rischiamo di perdere tutto. Svegliatevi, prima che sia troppo tardi!



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