Crosetto vuole ritirare 10mila soldati dalle strade italiane

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By V novembre 5, 2025 13:55

Crosetto vuole ritirare 10mila soldati dalle strade italiane

Vuoi togliere i soldati dalle strade? Benissimo. Ma allora li schieri lungo le frontiere a fermare l’invasione. Non li mandi a fare da scendiletto alla NATO nell’Est o a Gaza.

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Mentre orde di clandestini – veri e propri invasori che sciamano come locuste, prosciugando welfare, sicurezza e identità italiana – continuano a massacrare il nostro Paese con oltre 300mila sbarchi irregolari dal giorno in cui Giorgia Meloni ha giurato fedeltà al Palazzo, il governo decide di sguarnire le strade. Sì, avete letto bene: il ministro della Difesa Guido Crosetto annuncia lo stop all’operazione “Strade Sicure”, quel baluardo di militari armati che da anni presidia stazioni, piazze e quartieri infestati da criminali, spacciatori e bande di immigrati illegali. Motivo? Servono 30mila unità in più per l’esercito, pronte a marciare nelle trincee della NATO, lasciando gli italiani soli contro l’invasione interna che sta divorando la nazione.

La notizia, esplosa come una bomba nel giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, è un ceffone in faccia agli elettori del 2022. Crosetto, con la sua solita prosa da generale da salotto, ha dichiarato senza pudore: “È arrivato il momento di tornare indietro sull’operazione Strade Sicure”, proponendo di ritirare i militari dalle nostre città per gonfiare le fila della difesa. Immaginate: 7mila soldati oggi impiegati a scoraggiare furti, stupri e risse nei centri urbani – spesso causati proprio da questi clandestini che arrivano a frotte via ONG trafficanti – dirottati verso caserme e missioni all’estero. Perché? Per “rafforzare l’esercito” in un mondo di “conflitti ibridi” e minacce esterne, come se l’Italia non fosse già un campo di battaglia perso contro l’immigrazione selvaggia.

E non è un’ipotesi: l’operazione Strade Sicure, nata nel 2008 per contrastare la microcriminalità e il degrado urbano, conta oggi oltre 6.700 unità tra Esercito, Carabinieri e Guardia di Finanza, sparsi in 46 province da Milano a Napoli. Sono loro a pattugliare le zone rosse, a fermare i clan di immigrati che spadroneggiano nelle periferie, a proteggere i pendolari da aggressioni che i notiziari tacciono per non “allarmare”. Ritirarli significa consegnare le strade ai predatori: più rapine, più violenza domestica importata, più quartieri trasformati in no-go zone dove le “locuste” – come le chiama giustamente il popolo stremato – si riproducono impunite, richiedendo asilo politico fasullo e prosciugando miliardi in accoglienza.

Ma il vero scandalo è il tempismo. Dal novembre 2022, quando Meloni saliva al potere giurando “stop all’invasione” e “prima gli italiani”, gli sbarchi irregolari hanno raggiunto picchi da incubo: 157mila nel 2023, 66mila nel 2024 e già 59.905 solo nel 2025, con quasi 1.000 nei primi giorni di novembre. Un totale che sfiora i 300mila, un’onda anomala di disperati – bengalesi, tunisini, egiziani – che non fuggono guerre ma inseguono il lauto bottino di un sistema che li accoglie a braccia aperte. Porti prostituiti alle navi delle ONG, come la Mediterranea di Casarini sotto processo per traffico di clandestini, confini porosi e rimpatri ridicoli: solo il 20% degli ordini di espulsione viene eseguito. E ora? Invece di rafforzare i presìdi interni, di mandare più uomini a Lampedusa o Catania per bloccare l’orda, Crosetto e Meloni scelgono le avventure atlantiche. Guerre della NATO in Ucraina o chissà dove, mentre qui i nostri figli crescono nel terrore di bande armate di coltelli e kalashnikov.

È il tradimento definitivo: un governo che urlava “Italians first” in campagna elettorale, promettendo blocco navale e muri alle frontiere, si piega ai diktat di Bruxelles e Washington. Quei 30mila reclutati in più? Non per difendere Roma o Milano dai clandestini che sciamano nei supermercati rubando cibo e dignità, ma per indossare elmetti in teatri di guerra lontani, finanziati con i nostri soldi. Immaginate le piazze vuote: senza “Strade Sicure”, le stazioni diventeranno accampamenti di invasori, le vie di notte un’arena per risse etniche, e la polizia – già al collasso – dovrà supplire da sola a un’orda che Meloni ha lasciato entrare.

Basta con queste follie! Giorgia, i tuoi elettori non ti hanno votata per fare la cameriera della NATO, ma per blindare l’Italia dagli invasori che la stanno massacrando. Ritira questa follia, rafforza le strade con il doppio dei militari, chiudi i porti e rimpatria in massa queste locuste. Altrimenti, non sei la guerriera del popolo: sei la complice di un suicidio nazionale. Il tempo stringe, agisci o vattene.

Crosetto vuole ritirare 10mila soldati dalle strade italiane ultima modifica: 2025-11-05T13:55:06+00:00 da V
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By V novembre 5, 2025 13:55
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