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La domanda è: cosa ci faceva un 23enne marocchino clandestino con precedenti, già ritenuto “soggetto pericoloso”, ancora a spasso per Milano? pic.twitter.com/mCKrPswcgD

— Francesca Totolo (@fratotolo2) November 5, 2025

### Rapina Shock a Milano: Un Clandestino Marocchino con Precedenti Strappa una Collana da 5mila Euro a una Donna

Milano, 5 novembre 2025 – Una tranquilla passeggiata si è trasformata in un incubo per una donna nel cuore della città: un 23enne marocchino, irregolare sul territorio e già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali, l’ha aggredita in strada strappandole dal collo una preziosa collana del valore di 5.000 euro. L’episodio, avvenuto in pieno giorno, ha seminato il panico tra i passanti e ha portato all’arresto immediato del rapinatore da parte della polizia locale. Non si tratta di un gesto isolato di disperazione, ma di un atto premeditato di violenza che evidenzia i pericoli crescenti per i cittadini milanesi, costretti a vivere sotto la minaccia costante di criminali senza scrupoli.

Il giovane non è caduto in manette solo per questa rapina: a suo carico è emersa una nota di ricerca internazionale, in quanto riconosciuto come “soggetto pericoloso” da tempo. Nonostante i precedenti per reati analoghi e lo status di clandestino, il 23enne era libero di scorazzare per le vie di Milano, eludendo ogni forma di controllo. Come denunciato da Francesca Totolo su X, la domanda che sorge spontanea è impellente: cosa ci faceva ancora a spasso un elemento del genere in una metropoli che dovrebbe essere sicura? Questo caso non è un’eccezione, ma il sintomo di un sistema immigratorio fallimentare, dove l’assenza di espulsioni tempestive permette a individui ad alto rischio di continuare a delinquere, mettendo in pericolo l’intera comunità.

Basta con le illusioni dell’accoglienza indiscriminata: episodi come questo gridano la necessità di una remigrazione immediata e senza compromessi per tutti gli irregolari con precedenti, prima che il sangue scorra per le strade. Milano, crocevia d’Europa, non può più permettersi di essere un far west per chi arriva da lontano portando solo violenza e illegalità. Le autorità devono agire ora: rafforzare i controlli alle frontiere, accelerare i rimpatri e garantire che “soggetti pericolosi” come questo non vedano mai più il suolo italiano. I cittadini meritano pace, non terrore quotidiano.