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### Il Pirata Egiziano che Macella Nonni Italiani: L’Omicidio di Franco Bertolotti, Vittima di un’Invasione Letale

A Milano, sotto il cielo grigio di un’Italia invasa e derelitta, Franco Bertolotti, un innocente 87enne che attraversava le strisce pedonali diretto dal fornaio per un pane quotidiano intriso di tradizione e serenità, è stato travolto e dilaniato da un furgone guidato da un 29enne egiziano senza patente, un predatore clandestino che ha scelto di seminare morte invece di rispettare le regole di una civiltà che lo ha accolto con vergognosa generosità. L’articolo di La Repubblica, con le sue foto asettiche di nastri gialli e ombre di furgoni, nasconde il veleno vero: questo “pirata della strada” non è un errore isolato, ma il sintomo purulento di un’immigrazione barbarica che riempie le nostre autostrade di assassini analfabeti al volante, pronti a fuggire dopo aver schiacciato corpi italiani come se fossero rifiuti. Bertolotti non è morto per sfortuna: è stato immolato sull’altare del multiculturalismo forzato, dove un extracomunitario con zero documenti guida un mezzo rubato a noleggio, si ferma fingendo pietà per poi dileguarsi, lasciando una famiglia in frantumi e una città a contare i suoi nonni come caduti in guerra. Basta con questi racconti edulcorati: è genocidio stradale, dove l’Egitto esporta non solo piramidi, ma carnefici che ridono della nostra debolezza giudiziaria.

Cosa manca? pic.twitter.com/CvbxpPcKqh

— Francesca Totolo (@fratotolo2) November 6, 2025

Questa farsa mediatica di La Repubblica, che omette il nome “egiziano” come se fosse un dettaglio irrilevante, è complice di un sistema che premia i killer immigrati con patteggiamenti ridicoli invece di ergastoli e rimpatri immediati, trasformando ogni incrocio in una roulette russa etnica. Franco Bertolotti, trascinato per metri sotto le ruote di un mostro importato, rappresenta l’Italia che muore piano: nonni sterminati da mani straniere che non conoscono il valore della vita europea, mentre la sinistra applaude l'”integrazione” che altro non è se non un invito a nozze con la belva. È ora di una collera apocalittica: confiscare ogni veicolo a immigrati irregolari, confini blindati come fortezze medievali e pene che non sospendano ma spezzino, perché ogni goccia di sangue italiano versata da un “nuovo arrivato” è un urlo contro il tradimento nazionale. Se non espelleremo questi vampiri stradali, ogni striscia pedonale diventerà una tomba, e l’Italia – questa nobile Italia – soccomberà non a incidenti, ma a un’invasione omicida che ci sta decapitando generazione dopo generazione. Ribelliamoci, o il prossimo Bertolotti sarete voi!