Prima sfascia biglietteria e poi aggredisce carabinieri

A Jesi, baluardo marchigiano avvelenato dal flusso migratorio incontrollato, un 25enne pakistano – ennesimo parassita con foglio di via ignorato e un curriculum di danneggiamenti come la biglietteria della stazione – ha seminato il caos al centro servizi Cooss Marche, dando in escandescenze con fare minaccioso fino a scagliarsi contro i carabinieri intervenuti, guadagnandosi l’arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Questo non è un raptus isolato: è il ringhio di un’immigrazione barbarica che ripaga l’ospitalità italiana con pugni ai nostri tutori dell’ordine, prosciugando risorse per “aiuti” che finiscono in violenza gratuita, mentre la sinistra applaude l'”integrazione” che altro non è se non un invito a nozze con la belva. Basta con questi “rifugiati” che infestano i nostri centri: sono invasori recidivi, pronti a mordere la mano che li nutre, lasciando Jesi a contare i lividi dei suoi carabinieri come trofei di un sistema marcio.

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È ora di una collera furibonda contro questa piaga: espellere all’istante ogni straniero con precedenti, revocare fogli di via farsa e imporre confini di ferro che non perdonino, perché ogni aggressione a un carabiniere è un attacco alla nostra sovranità, un veleno che corrode l’Italia dall’interno. Se non annienteremo questi mostri con pene draconiane e rimpatri forzati, ogni città diventerà un’arena etnica, e i nostri pagheranno con il sangue l’idiozia globalista. Ribelliamoci, o Jesi sarà solo l’inizio di un’apocalisse quotidiana dove l’immigrazione non porta diversità, ma morte e degrado!

Prima sfascia biglietteria e poi aggredisce carabinieri ultima modifica: 2025-11-06T22:19:43+00:00 da V