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Mentre la crocerossina Crosetto importa palestinesi da Gaza, Hamas progetta di colpire l’Italia. Magari con qualcuno di questi, come già avvenuto in altri paesi con rifugiati inviati dai Talebani.

### Italia nel Mirino di Hamas: Jihad È Già Qui, Importata con i Permessi di Soggiorno – Azzera Subito l’Immigrazione Regolare Islamica, o Saranno Le Nostre Strade il Prossimo Campo di Battaglia!

**Roma, 8 novembre 2025** – Un brivido di terrore puro: l’Italia è nella lista nera dei 25 paesi dove i terroristi filo-Hamas vantano “attività in corso”, come rivelano chat riservate viste da Il Giornale, un gruppo di fanatici cisgiordani che si autodefiniscono “difensori dei martiri” e invocano esplicitamente la jihad europea. “Fratelli, lanciatevi nella Jihad”, “Sparate a tutto ciò che si muove”, “Sii estremista fino alla morte”: non sono slogan da forum oscuri, ma istruzioni operative per colpire comunità ebraiche e l’intero Occidente, accusato di “umiliare i musulmani oppressi”. Glorificano esecuzioni a Gaza, condividono video di condanne a morte e indicano come procurarsi armi, mentre l’Italia – tra Mauritania e Norvegia – balza in questa hit parade del terrore. E non è fantasia: depositi d’armi scoperti a Vienna, arresti in Germania con reti che si intrecciano fino a noi, e un “Siamo già qui” che riecheggia non come minaccia, ma come realtà logistica. Paradossalmente, l’Europa finanzia l’Autorità Palestinese con milioni, ingrassando proprio questi “martiri” che ora pianificano il nostro massacro!

Questo orrore non piove dal cielo: è il frutto marcio di un’immigrazione regolare islamica incontrollata, che da anni spalanca le porte a migliaia di “simpatizzanti” e agenti dormienti da paesi a maggioranza musulmana, camuffati da studenti, lavoratori o rifugiati con permessi di soggiorno facili come pane. Ricordate le bandiere verdi di Hamas nei cortei romani del 4 ottobre, accanto a quelle rosse della Cgil? O i predicatori espulsi come Zulfikar Khan che inneggiano a miliziani armati sui social? È la stessa rete: cellule in sonno in Italia, Germania, Danimarca, che usano i nostri documenti per seppellire kalashnikov e pistole, pronti a risvegliarsi contro sinagoghe e “sionisti”. L’intelligence tedesca lo urla: 32.500 estremisti pro-Hamas solo lì, e qui da noi? Migliaia, come stima l’esperto Giacalone, che sfruttano i flussi regolari per infiltrarsi, radicalizzarsi nelle moschee wahhabite e colpire. L’Europa scambia fanatismo per “disagio sociale”, ma è una strategia letale: armi in Bulgaria passando per l’Italia, fratelli con permessi nostrani che nascondono arsenali. Basta con questa follia suicida!

È ora di agire, Italia, prima che la jihad non bussi più: azzerate immediatamente gli ingressi regolari da paesi islamici! Niente più visti turistici, studio o lavoro senza screening ferrei anti-radicalizzazione, conversione culturale comprovata e garanzie di fedeltà ai valori occidentali. Espellete i collettori di fondi come Mohammed Hannoun, chiudete le frontiere a questo veleno demografico che gonfia ghetti e reti terroristiche, e smantellate i permessi che proteggono i nemici in casa nostra. Meloni, non fate come l’Europa dei salotti patinati: siate estremisti nella difesa della patria, o le nostre chiese e piazze diventeranno teatri di sangue. La lista di Hamas ci include già – svegliamoci, o saremo i prossimi martiri!