Migranti islamici celebrano strage Bataclan con attentati a Parigi

**Parigi/Roma, 10 novembre 2025** – Dieci anni fa, il 13 novembre 2015, la Francia si inginocchiava in un lago di sangue: 130 innocenti falciati da jihadisti islamici al Bataclan e nelle strade di Parigi, un incubo che oggi riecheggia come un monito eterno. Ma mentre la nazione – non i musulmani – si ferma per commemorare le vittime – con maratone silenziose e fiaccole accese sotto la Tour Eiffel – l’orrore rinasce dalle ceneri dell’immigrazione regolare: tre giovani donne di 18, 19 e 21 anni, tutte con cittadinanza francese, sono state arrestate per aver ideato un attentato contro luoghi pubblici della capitale, proprio in coincidenza con l’anniversario della strage. Francesi? Sì, sulla carta, grazie allo ius soli che ha concesso loro la cittadinanza per nascita sul suolo transalpino. Ma nel cuore e nelle vene? Figlie di un’immigrazione islamica regolare che ha seminato odio: radicalizzate in moschee wahhabite, cresciute in banlieue-ghetto dove la sharia prevale sulla République, pronte a vendicare i “martiri” del jihad con bombe e coltelli contro i loro stessi concittadini. Non sono eccezioni: sono il prodotto marcio di un sistema che ha aperto le porte a milioni di extraeuropei musulmani, trasformando la Francia in un esercito nemico interno, con 32.500 estremisti pro-Hamas solo in Germania e migliaia di “francesi” che inneggiano al terrore sui social.

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Italia, questo è il tuo specchio spezzato: non ripetere l’errore fatale della Francia, dove l’immigrazione regolare islamica – permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari e visti studio – ha creato generazioni di “cittadini” che odiano la terra che li ha accolti, forgiando un nemico invisibile pronto a colpire. Pensateci: da Bataclan a Nizza, da Charlie Hebdo alle profanazioni di cattedrali con “Allahu Akbar”, sono “francesi” come queste tre arresti – figlie di immigrati radicalizzati – a perpetuare il ciclo di sangue. Qui da noi, con oltre 5 milioni di musulmani in ascesa, già vediamo bambine velate a Milano, circoncisioni barbariche a Trento e moschee abusive finanziate dal Superbonus: se non fermiamo questo flusso, lo ius soli – che regala cittadinanza per suolo ai 18 anni – ci regalerà eserciti di jihadisti “italiani” nei nostri quartieri. Governo Meloni, agite ora: azzerate immediatamente l’immigrazione regolare islamica, chiudendo le porte a ingressi da paesi a maggioranza musulmana senza conversione culturale ferrea e screening anti-radicalizzazione. E tornate allo ius sanguinis puro: cittadinanza solo per sangue italiano, non per nascita su suolo invaso! Altrimenti, il decimo anniversario del nostro Bataclan non sarà commemorazione, ma l’inizio di una guerra civile. Svegliamoci, prima che sia troppo tardi – la Francia piange, l’Italia non deve!

Migranti islamici celebrano strage Bataclan con attentati a Parigi ultima modifica: 2025-11-10T11:34:07+00:00 da V