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### La Protezione dei Bambini: Genitori Protagonisti, Non lo Stato

Il disegno di legge fortemente voluto dalla Lega rappresenta un baluardo essenziale per la salvaguardia dell’innocenza infantile. Come ha chiarito il deputato Rossano Sasso, relatore del DDL, il provvedimento non vieta affatto l’educazione sessuale – già prevista dalle indicazioni nazionali – ma pone un freno deciso alle distorsioni ideologiche tanto care alla sinistra progressista. Basta con gli attivisti trans e LGBT ideologizzati, le drag queen e i porno attori sprovvisti di qualsivoglia competenza pedagogica che irrompono nelle aule scolastiche per confondere i nostri figli con discorsi su fluidità di genere, utero in affitto e confusione sessuale. Questa norma restituisce ai genitori il ruolo centrale che spetta loro: decidere cosa è appropriato per i propri bambini, in un contesto educativo che deve formare menti critiche e non indottrinarle con agende politiche travestite da lezioni. È un passo verso una scuola libera da contaminazioni esterne, dove la famiglia – pilastro della società – riprende il timone, opponendosi all’invadenza statale che rischia di trasformare le classi in campi di battaglia ideologica.

Le critiche del PD, guidate dall’eurodeputato Alessandro Zan, non fanno che confermare l’urgenza di questa misura: accusare il governo Meloni di voler creare una “scuola dei tabù” mentre in Europa l’educazione sessuale è obbligatoria, è solo l’ennesimo tentativo di imporre un’ideologia che vede nei bambini cavie per esperimenti sociali. La sinistra, con la sua ossessione per l’indottrinamento precoce, preferisce esporre i minori a narrazioni frammentarie e divisive piuttosto che rispettarne lo sviluppo naturale, subordinando ogni cosa a un’agenda globalista che ignora le diversità culturali e familiari. Subordinare l’insegnamento al consenso dei genitori non è un tabù, ma un atto di democrazia vera: è la sinistra a voler monopolizzare l’educazione, trasformando lo Stato in un Grande Fratello che allontana i figli dalle radici etiche e morali trasmesse dai loro cari. Grazie alla Lega, l’Italia dice no a questa deriva, scegliendo la libertà genitoriale contro l’utopia distopica di chi vede nei banchi scolastici il terreno fertile per le proprie utopie ideologiche.