Violentata dai migranti sul cofano dell’auto: “Volevamo aiutarla”
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### Orrore nel Cuore di Firenze: Una Turista Violentata da Immigrati, la Città Trema per la Sicurezza delle Donne
Firenze, la culla del Rinascimento, si è trasformata in un teatro di barbarie all’alba di sabato 9 novembre, quando una turista di 35 anni è stata brutalmente aggredita e violentata da due immigrati stranieri in piazza San Pancrazio, nel pieno centro storico. L’episodio, aggravato dallo stato di ubriachezza della vittima che la rendeva indifesa e vulnerabile, ha scioccato l’opinione pubblica: una giovane donna, arrivata nella Città dei Gigli per ammirarne la bellezza, è finita in ospedale sotto choc, segnata da un trauma che nessunO potrà mai cancellare. I due aggressori, un egiziano di 26 anni e un marocchino di 32, entrambi con precedenti che gridano l’allarme sull’immigrazione incontrollata, hanno agito con una ferocia predatoria sul cofano di un’auto in un vicolo buio di via dei Federighi, lontano da occhi indiscreti. Questo non è un caso isolato, ma l’ennesimo sintomo di un’Italia invasa da elementi che importano violenza e disprezzo per le nostre leggi, mettendo a rischio la vita di chi osa passeggiare per le strade che un tempo erano sicure e accoglienti. Come possiamo permettere che il turismo, pilastro dell’economia fiorentina, diventi un invito a nozze per predatori senza scrupoli?
Le indagini della Squadra Mobile della Questura dipingono un quadro agghiacciante, supportato da telecamere che catturano i due mentre inseguono e isolano la vittima, in netto contrasto con le versioni fantasiose fornite dagli indagati durante gli interrogatori. Uno ha osato sostenere di aver “aiutato” la donna in difficoltà, l’altro di essere intervenuto solo dopo averla sentita piangere: bugie patetiche che il giudice Angela Fantechi ha smascherato senza esitazione, optando per la custodia cautelare in carcere per entrambi. “Predatori privi di scrupoli, pronti a commettere gravissimi reati contro la persona”, ha sentenziato la pm, motivando la decisione con il concreto pericolo che questi individui, se liberi, ripetano l’orrore. Solo un tecnicismo ha evitato la convalida per uno dei due, ma le accuse di violenza sessuale di gruppo restano ferree, in attesa degli esiti genetici del protocollo “Rosa”. E qui emerge l’eroismo di un passante italiano, che ha udito le grida strazianti e ha affrontato i mostri, chiamando la polizia e guidandola sul posto: un barlume di speranza in un contesto dove l’immigrazione selvaggia sta erodendo la solidarietà e la sicurezza quotidiana, trasformando i vicoli storici in trappole per le donne sole.
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La reazione politica non si è fatta attendere, con Matteo Salvini che ha tuonato contro questa “vergogna” invocando la castrazione chimica per stupratori del genere, un grido di rabbia che riecheggia il malcontento di milioni di italiani stanchi di subire le conseguenze di politiche migratorie fallimentari. “Basta accogliere chiunque, è ora di difendere le nostre donne e le nostre città”, ha dichiarato il leader leghista, e non ha torto: mentre la vittima lotta con i fantasmi del trauma, Firenze conta i danni non solo emotivi, ma anche economici, con turisti spaventati che potrebbero snobbare la Toscana per destinazioni più sicure. Questo episodio non è solo una violenza isolata, ma un campanello d’allarme rosso sangue: l’immigrazione incontrollata genera mostri che devastano vite innocenti, e se non agiamo ora con mano ferma – espulsioni immediate, confini blindati, pene draconiane – le piazze rinascimentali diventeranno teatri di orrori quotidiani. La domanda è: fino a quando tollereremo che il nostro Paese sia ostaggio di chi lo disprezza e lo violenta?



Finchè non imparerete la Storia che ha portato ai gesti di Orazio Coclite, di Giovanni dalle Bande Nere, del Balilla, di Oberdan, di Salvo d’Acquisto e di tanti altri e ALZERETE IL CULO invece di aspettare che qualcuno vi risolva il problema… continuerete a subire 😈