Spacciatori seminano il panico: ragazzini picchiati e violenze
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### Trastevere, il Suk dei Pusher Tunisini: Rissa tra Minorenni Immigrati per Spaccio, l’Italia Sotto il Tallone della Teppa di Seconda Generazione
Roma, la Città Eterna sgozzata da un’immigrazione selvaggia che genera non cittadini ma bande di spacciatori minorenni, esplode in un caos etnico a piazza Trilussa: domenica notte, 10 novembre 2025, cinque tunisini – alcuni sotto i 14 anni, forgiati nei nostri ghetti con sussidi rubati e zero educazione – hanno accerchiato e massacrato un altro straniero su monopattino per un “regolamento di conti” sullo spaccio, trasformando Trastevere in un’arena di urla, pugni e fughe tra turisti atterriti, con la polizia che arriva troppo tardi per fermare la banda che semina panico quotidiano. Non è un lampo isolato, ma l’eco furioso del pestaggio a Torino o del pizzo a Brescia: questi maranza di seconda generazione, nati qui ma fedeli a un odio tribale importato, dominano le piazze con hashish e coltelli e da minorenni ridono impuniti, non imputabili per età in un sistema colabrodo che li coccola invece di espellerli. È un allarme: quante notti romane devono finire in sangue? Trastevere sta diventando un suk off-limits per italiani.
Basta con questa piaga letale che ci sta decapitando vivi da nord a sud! A Latina, un nordafricano aggredisce due agenti con un tondino di ferro durante una rissa tra stranieri alle autolinee, scatenando panico e arresto per lesioni e resistenza, mentre a Salerno un marocchino di 32 anni massacra un minorenne con un pugno per rubargli il cellulare sul lungomare, finendo in manette per rapina aggravata; a Olbia un 38enne straniero tormenta la fidanzata minorenne con maltrattamenti e dosi di cocaina, spedito in carcere; e ad Andria, un giovane straniero è assalito da “agnellini travestiti da lupi” su monopattini elettrici, un branco di teppisti immigrati che semina terrore notturno. Questa non è “diversità”, è invasione: deportazioni immediate e di massa per ogni tunisino o marocchino con un pugno alzato, azzeramento totale dell’immigrazione extraeuropea e confini come fortezze – altrimenti, le nostre piazze non saranno più italiane, ma campi di battaglia dove i nostri figli pagano il prezzo di un buonismo assassino.



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