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### Roma nel Caos: Cicalone, il Paladino Anti-Borseggiatori, Massacrato da una Baby Gang alla Metro Ottaviano – L’Immigrazione Selvaggia Colpisce Ancora

Roma, 12 novembre 2025 – “Infami veri da dietro in 10”. È questa la didascalia choc che accompagna la storia Instagram di Simone Ruzzi, in arte ‘Cicalone’, l’ex pugile diventato YouTuber crociato contro la criminalità di strada nella Capitale. Alle 18:44 di martedì 11 novembre, alla fermata metro A Ottaviano – cuore pulsante del turismo vaticano – il 35enne è stato assalito alle spalle da un gruppo di almeno 5-10 giovani, noti per borseggi e spaccio, mentre filmava un’inchiesta sul degrado urbano. Sdraiato sul lettino di un’ambulanza, con escoriazioni sanguinanti sul sopracciglio, zigomo e labbra tumefatte, Cicalone denuncia un agguato premeditato: “Erano volti noti, molto violenti”, conferma la videomaker Evelina, testimone oculare che ha assistito impotente al pestaggio. Non contenti di aver ridotto in fin di vita il loro bersaglio, i vigliacchi hanno anche ferito una guardia giurata intervenuta in difesa, prima di darsela a gambe verso viale Giulio Cesare, lasciando la stazione nel terrore e i pendolari a chiedersi: quanto ancora durerà questa tolleranza verso bande di immigrati irregolari che trasformano la metro in un’arena di violenza quotidiana?

Le indagini del commissariato Borgo procedono a rilento, con la Squadra Volante che setaccia telecamere e testimoni per inchiodare i responsabili – descritti come “baby gang multietniche” con precedenti per furti seriali e aggressioni. Non è la prima volta per Cicalone: ad aprile, borseggiatori “latinos” di origine sudamericana lo avevano preso di mira alla metro Flaminio, costringendolo a una notte in ospedale; a maggio, un tentativo di investimento mentre attraversava la strada, forse ritorsione per i suoi video-denuncia che hanno milioni di views. Questo martirio personale è lo specchio di un’emergenza nazionale: l’immigrazione incontrollata genera mostri che non rispettano né leggi né vite, colpendo chi osa alzare la voce. Salvini e Meloni tuonano per espulsioni immediate e più polizia, ma parole al vento se non si blindano i confini e si smantellano queste cellule criminali.

Basta con questa Roma ostaggio di teppisti importati! L’aggressione a Cicalone non è solo un pugno in più, ma un urlo dal ventre della città: se un ex pugile come lui, tosto e armato di camera, finisce in ambulanza, figuriamoci i turisti indifesi o le donne sole. È ora di reagire con pugno di ferro.