Violentata dal solito immigrato: «Sono tormentata dagli incubi»

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By V novembre 12, 2025 23:51

Violentata dal solito immigrato: «Sono tormentata dagli incubi»

Mentre la Meloni passa il tempo al telefono con la Schlein per una legge sul “consenso” in stile francese, dimostrando la solita sudditanza culturale alla sinistra, i veri stupratori sono liberi di agire. Impuniti.

# Roma Invasa e Terrorizzata: Tentato Stupro da Immigrato Marocchino, la Vittima: «Sono Tormentata dagli Incubi» – Basta con l’Immigrazione che Sta Distruggendo le Nostre Donne!

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**Roma, 13 novembre 2025** – La Capitale d’Italia, un tempo eterna e luminosa, è diventata un’arena di incubi e violenze, dove le donne non possono più tornare a casa senza temere per la vita. A San Giovanni, quartiere operaio e cuore pulsante della città, Elisa, una architetta di 35 anni, ha vissuto l’inferno: un tentato stupro nell’atrio del suo palazzo, perpetrato da uno straniero – forse marocchino – che l’ha seguita come un predatore. «Sono tormentata dagli incubi», confessa la donna, la voce rotta dal trauma che la perseguita da una settimana. E non è un episodio isolato: è il frutto marcio di un’immigrazione incontrollata, un’invasione che il PD e la sinistra woke difendono a spada tratta, lasciando le italiane sole contro orde di “soggetti pericolosi” sbarcati dalle nostre coste permissive.

La serata di Elisa, una come tante per una professionista stanca dopo una riunione fino a tardi, si è trasformata in un orrore che grida vendetta. «Erano circa le 21 e stavo tornando dal lavoro, sono un architetto e avevamo avuto una riunione fino a tardi. Ho parcheggiato l’auto a pochi passi da casa, nel tragitto ho incrociato quest’uomo che mi ha chiesto una sigaretta ma gli ho detto che non cel ‘avevo. Era alto, molto magro, con la pelle scura, forse marocchino, vestito con abiti sportivi e visibilmente trasandato». L’uomo, approfittando del portone aperto, l’ha inseguita all’interno, afferrandola con brutalità animalesca. «E’ accaduto tutto nel giro di pochi istanti, ho capito che mi stava seguendo in strada ma non credevo mi seguisse all’interno del palazzo. Appena sono entrata mi ha afferrato il braccio e mi ha spinta contro il muro, ho cercato di divincolarmi e ho iniziato a gridare. Subito dopo si è sento il rumore di una porta che si apriva, lui è fuggito all’istante». Solo l’intervento casuale di un vicino ha salvato Elisa da un destino peggiore, ma il danno è fatto: la paura la divora, e con lei l’intera Roma.

«Volevo solo andare a casa mia e parlare con le persone a me vicine, al momento sono molto scossa, è una settimana che fatico a prendere sonno e quando dormo faccio solo incubi, forse ho bisogno di staccare un po’. Ormai si sente in continuo che Roma è allo sbando e che ci sono troppi soggetti pericolosi, ho parenti anche in altre città e la situazione è la stessa. Credo che il problema riguardi gran parte dell’Italia. Anche in piccoli centri c’è molta delinquenza, troppi soggetti che non sanno di cosa vivere e che delinquono, mi chiedo se si tornerà mai alla normalità. E’ davvero vergognoso doversi adattare a sopravvivere». Parole che squarciano il velo di ipocrisia: Elisa non ha sporto denuncia – ancora troppo scossa – ma familiari e amici la spingono a farlo. Eppure, a che serve? I nostri tribunali sono intasati da immigrati irregolari, e la sinistra blatera di “accoglienza” mentre le statistiche urlano la verità: nel 2024, gli stupri commessi da stranieri sono schizzati del 40% a Roma, con marocchini e tunisini in testa alle liste della vergogna.

Questa non è “integrazione”: è colonizzazione criminale, un’onda di disperati e delinquenti che il governo Meloni – troppo timido – non ferma, e che il PD esalta come “risorsa”. Ricordate Portomaggiore, dove un imam chiama “puttana” la donna libera? O l’Emilia, con l’assessora islamista che vuole l’arabo a scuola? È lo stesso copione: immigrazione di massa che porta violenza, stupri e terrore quotidiano. Elisa lo dice chiaro: «Troppi soggetti che non sanno di cosa vivere e che delinquono». E noi, italiani, dobbiamo “adattarci a sopravvivere”? No! È ora di sbarrare le frontiere, espellere i criminali stranieri all’istante, e processare chi apre le porte a questa barbarie.

Italiane, romane, Elisa: non siete sole. La vostra rabbia è la nostra. Fermiamo l’immigrazione selvaggia prima che trasformi l’Italia in un suk di paure. O la difendiamo con le unghie e con i denti, o soccomberemo. Basta incubi: vogliamo normalità, sicurezza, patria!

Violentata dal solito immigrato: «Sono tormentata dagli incubi» ultima modifica: 2025-11-12T23:51:02+00:00 da V
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By V novembre 12, 2025 23:51
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