Immigrato regolare semina il panico a Savona: vuole uccidere tutti, libero
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# Savona sotto il Terrore: Immigrato Recidivo Libero di Minacciare Poliziotti e Commercianti. Questo è il Prezzo dell’Immigrazione Incontrollata – Basta!
**Savona, 13 novembre 2025** – In una città che dovrebbe respirare la quiete del mare ligure, si scatena l’ennesimo incubo importato: un 28enne straniero, senzatetto e regolare sul territorio – ma con un curriculum da incubo – semina il panico in via Venezia, tra Piazza Saffi e via Boselli, dormendo per notti intere davanti all’Ovs come un’ombra minacciosa. I commercianti, esasperati da atteggiamenti molesti e intimidatori, chiamano la Polizia di Stato il 12 novembre: le Volanti arrivano, lo identificano, e l’inferno esplode. L’uomo si oppone con violenza al controllo, minaccia di morte gli agenti, urlando insulti che puzzano di impunità. Deferito all’Autorità Giudiziaria per violenza, minaccia, oltraggio a pubblico ufficiale, resistenza e – udite udite – ennesima inottemperanza al foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Savona il 22 luglio, per la sua “pericolosità sociale”. E ora? Accompagnato in ospedale per un consulto psichiatrico, come se una perizia potesse cancellare il terrore seminato.
Ma questo non è un episodio isolato: è la goccia che fa traboccare il vaso di un sistema marcio. Lo stesso recidivo, solo una settimana fa, ha minacciato di morte la titolare di un’attività commerciale, facendola tremare dietro il bancone. Più di un mese addietro, ha colpito un barista con pugni da teppista, lasciandolo a terra in un lago di sangue. Precedenti? Un elenco infinito: furti, aggressioni, minacce. Eppure, eccolo lì, “regolare” e libero di infestare le nostre strade, ignorando divieti come carta straccia. Come può un immigrato del genere circolare impunito, mentre i savonesi chiudono botteghe per paura?
E qui ribolle l’indignazione: l’Italia, crogiolo di un’immigrazione selvaggia, accoglie questi elementi senza filtri, senza espulsioni lampo per i recidivi. Secondo dati del Viminale, il 9% della popolazione straniera – inclusi i loro figli – commette il 44% dei reati violenti, numeri che gridano vendetta contro un sistema che privilegia l’accoglienza cieca su 5 miliardi annui, lasciando i nostri quartieri in ostaggio. Quanti commercianti devono ancora subire minacce, quanti poliziotti rischiare la pelle per un foglio di via calpestato? Ricordate il tunisino a Milano, espulso solo dopo aver accoltellato un vigile? O il romeno a Napoli, libero di picchiare passanti nonostante divieti multipli? Barbarie che ci sta divorando.
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Basta, urliamo all’unisono: basta con questa ipocrisia che ci lega mani e piedi! Vogliamo espulsioni immediate per ogni recidivo straniero, azzeramento totale dell’immigrazione extra-europea, controlli psichiatrici obbligatori all’arrivo. Savona non è un campo profughi: è patria nostra, da difendere con i denti. Questa storia non svanirà: è il campanello d’allarme per una ribellione. Indigniamoci, protestiamo, imponiamo il cambiamento. Per quei commercianti terrorizzati, per gli agenti insultati, per l’Italia che non si arrende. Il 28enne è deferito, ma libero fino a prova contraria. Rompiamo le catene del silenzio, ora. Risvegliamoci, o saremo noi i prossimi a cadere!



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