Rom massacra un uomo a coltellate: lama conficcata in testa
Related Articles
# Lanciano, sangue sulle strade del centro: accoltellato alla testa da un rom furioso – la “società multiculturale” che ci ammazza tutti!
Ennesima stilettata al cuore dell’Italia civile: un uomo di 48 anni finisce massacrato di coltellate alla testa in pieno centro storico di Lanciano, mentre un rom di 46 anni – Sergio Di Rocco, recidivo con un curriculum da far rabbrividire – lo riduce a un lago di sangue. L’articolo choc su *Il Centro* del 14 novembre 2025 dipinge una scena da Far West abruzzese: via Valera, sotto i lavori di pavimentazione da mesi, trasformata in un’arena di violenza alle 18:30 di ieri sera. Un residente chiama il 112 per urla e rumori di lotta, la polizia arriva e trova solo pozze di sangue sulle basole – un sentiero rosso che porta dritto alla porta di casa della vittima, nascosto terrorizzato nel suo appartamento, pesto in faccia e incapace di parlare per il dolore. Non in pericolo di vita, per miracolo, ma trasportato d’urgenza al Renzetti con ferite multiple alla testa e gonfiori da percosse. E l’aggressore? Fuggito a gambe levate, ma bloccato al rondò Santa Chiara dal Reparto Mobile di Chieti e dal Commissariato di Lanciano: Sergio Di Rocco, calvo, vestito di nero, con due coltelli a serramanico – uno lordato di sangue – e tracce rosse sulle scarpe. Ammette tutto, ma zero movente: “L’ho fatto io”, e stop. Arrestato per tentato omicidio, notificato dalla pm Miriana Greco. Bella “integrazione”, eh?
VERIFICA NOTIZIA
Ma non è un fulmine a ciel sereno, è il crescendo di un incubo multietnico. Quattro giorni prima, domenica scorsa, una dozzina di rom di due famiglie si azzuffano in strada nel quartiere Santa Rita – lo stesso dove vivono vittima e carnefice, in un ghetto di tensioni importate che infiamma l’aria. Immaginate: egiziani, rom, africani e chissà chi altro accalcati in quartieri sovrappopolati, dove la “diversità” non è un valore ma una miccia per faide tribali, coltelli e sangue innocente. Lanciano, perla frentana un tempo tranquilla, ora è ostaggio di questa follia: immigrati extraeuropei – regolari o irregolari, poco cambia – che si scannano tra loro, ma sempre sulle nostre strade, con i nostri poliziotti a raccogliere i cocci e i nostri ospedali a curare le loro barbarie. E noi italiani? Pagatori di tutto: welfare, sicurezza, illusioni di convivenza pacifica.
Basta con questa ipocrisia letale! La “società multiculturale” celebrata da Totolo su X non è un sogno arcobaleno, è un mattatoio quotidiano: un egiziano sgozzato da un rom, e domani? Un italiano nel mezzo? Quanti episodi dobbiamo ancora subire prima di urlare “stop”? L’immigrazione extraeuropea genera caos endemico: culture aliene che non si fondono, ma esplodono in violenza gratuita, recidive infinite e quartieri invivibili. Di Rocco “già noto alle forze dell’ordine”? Un eufemismo per dire bestia libera di circolare, grazie a giudici buonisti e permessi di soggiorno che ci inchiodano al muro.
È ora di ribellarci: azzeriamo gli ingressi regolari extraeuropei, rimpatri immediati per tutti i criminali e i loro clan, stop ai ricongiungimenti che moltiplicano il veleno. Investiamo nei nostri, non in chi ci accoltella il futuro. Il sangue in via Valera non sia l’ultimo: chiudiamo le porte, per Lanciano, per l’Italia. O finiamo tutti con il coltello alla gola!



Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.
Write a comment