Follia a una partita di calcio tra Pulcini, immigrato prende a sassate l’arbitro
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È un abominio che infanga l’essenza stessa dello sport giovanile, un veleno straniero che avvelena i campi da calcio dei nostri figli trasformandoli in arene di barbarie e terrore: a Montanaso, nei verdi prati lodigiani, durante una innocente partita di Pulcini tra Gs Montanaso e Usom Melegnano il 17 novembre 2025, un padre straniero di 40 anni – uno dei tanti “importati” dall’invasione incontrollata – ha perso la testa per una banale decisione dell’arbitro (un dirigente di squadra, come da prassi per i bimbi di 9-10 anni) e, in un raptus di follia animale, ha raccolto un sasso da terra e lo ha scagliato con violenza in campo, puntando dritto a colpire chi osava “fischiare male” contro suo figlio! Non contento, ha brandito un lungo pezzo di ferro come un’arma da strada, pronto a seminare sangue tra genitori italiani atterriti, scatenando una zuffa furibonda sugli spalti: urla, pugni, caos totale con bimbi in lacrime sul prato, trascinati negli spogliatoi tra singhiozzi e panico, mentre la partita svaniva in un incubo indelebile per innocenti che dovrebbero solo rincorrere un pallone, non la paura di coltelli e pietre! Questo non è un episodio isolato, ma il frutto marcio di un’immigrazione selvaggia che riversa bestie rabbiose nelle nostre comunità, derubando i nostri piccoli della gioia e seminando odio dove dovrebbe regnare il fair play: i club, Gs Montanaso e Usom, tuonano “No alla violenza” sui social, condannando questo “atto vergognoso e irresponsabile” che umilia lo sport, ma chi fermerà questi invasori che trasformano i nostri campi in campi di battaglia?
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E il governo Meloni? Un’ipocrisia velenosa che apre le cateratte all’immigrazione regolare extraeuropea e ai ricongiungimenti familiari, un tradimento che dal 22 ottobre 2022 si finge “selettiva” mentre scarica in Italia orde di extra UE come questo padre straniero – probabilmente entrato con un permesso di lavoro e poi ricongiunto con il figlio di 9 anni per trasformare i nostri campi da gioco in zone di guerra tribale! Oltre 452.000 ingressi regolari extra UE ammessi nel triennio 2023-2025 dal Decreto Flussi, con 181.000 solo per il 2025 tra lavoro subordinato (70.720), autonomo (730) e stagionale (110.000), e un’esplosione di ricongiungimenti familiari che ha raggiunto oltre 128.000 nel 2024 nonostante i proclami di calo: questi “nuclei familiari” importati non sono sogni d’amore, ma bombe a orologeria che devastano le nostre periferie, rubano risorse ai nostri figli e seminano violenza quotidiana, con genitori “regolari” che brandiscono sassi invece di integrarsi! Dove sono i blocchi totali, i redditi minimi triplicati per ricongiungere, i rimpatri automatici per chi fallisce l’adattamento? Niente, solo quote gonfiate e miliardi dilapidati per accogliere famiglie di furie, mentre l’Italia affoga in un multiculturalismo forzato che strangola l’economia e terrorizza i bimbi italiani.



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