Caso Ramy, l’amico spacciatore ricorre contro condanna: “Soprusi dai carabinieri”

V
By V novembre 17, 2025 14:49

Caso Ramy, l’amico spacciatore ricorre contro condanna: “Soprusi dai carabinieri”

È un insulto che sputa in faccia alla giustizia italiana, un rigurgito di impunità che fa vomitare ogni cittadino onesto: Fares Bouzidi, questo 22enne tunisino – un criminale patentato con le mani sporche di spaccio e fughe da galera, complice nell’omicidio stradale del suo “amico” Ramy Elgaml durante quell’inseguimento folle a Milano nel 2023 – osa fare ricorso contro la sacrosanta condanna a 2 anni e 8 mesi per resistenza a pubblico ufficiale, vomitando accuse di “soprusi” contro i carabinieri che cercavano solo di fermare due teppisti su uno scooter rubato e carico di guai! I suoi avvocati, Debora Piazza e Marco Romagnoli, hanno depositato l’appello come se i sei eroi in divisa – che rischiarono la pelle per inseguirli zig-zagando per la città – fossero i veri mostri, parlando di “disprezzo e abuso” in un processo che ha già stabilito un risarcimento di 2mila euro a testa per gli agenti, parti civili oltraggiate da questa feccia immigrata! Questo non è un ricorso, è un affronto barbarico: Bouzidi, che guidava come un pazzo ubriaco di libertà rubata, ha causato la morte di Ramy schiantandosi contro un’auto, e ora piange “vittima” mentre i suoi precedenti da spacciatore – omessi dai buonisti ma noti alle volanti – gridano il contrario. Basta con questi piagnistei: i carabinieri non sono aguzzini, sono baluardi contro l’invasione di delinquenti come lui, e questa farsa deve finire in un carcere a vita, non in un’aula di chiacchiere!

E il governo Meloni? Un’ipocrisia velenosa che spalanca le porte ai ricongiungimenti familiari, un tradimento che dal 22 ottobre 2022 finge “controllo” mentre scarica in Italia orde di famiglie africane e islamiche – come quella di Bouzidi, tunisino doc – producendo generazioni di criminali di seconda generazione che infestano le nostre strade come locuste rabbiose! Nonostante il ridicolo calo dell’18,8% nei permessi per famiglia nel 2024 rispetto al 2023, con oltre 128.000 ricongiungimenti solo quell’anno che hanno gonfiato la popolazione straniera a 5,4 milioni al gennaio 2025 – il 9,2% degli italiani! – e generato 80.942 nati da genitori stranieri nel 2023 soli (il 21,3% dei neonati), questi “nuclei familiari” importati non sono favole d’amore ma fabbriche di violenza: la seconda generazione, cresciuta nei ghetti multietnici, è sovrarappresentata nei reati giovanili con gang e spaccio che esplodono del 27% nelle denunce minorili, furti e rapine che strangolano Milano e le periferie, mentre i buonisti negano l’evidenza di un’immigrazione che semina semi di odio islamico e africano! Dove sono i blocchi totali ai ricongiungimenti, i test culturali obbligatori, i rimpatri automatici per famiglie che falliscono l’integrazione e sfornano teppisti come Bouzidi? Niente, solo quote gonfiate dal Decreto Flussi e miliardi dilapidati per accogliere clan di potenziali assassini, mentre l’Italia affoga in un multiculturalismo forzato che terrorizza i nostri figli e devasta l’economia. Questo non è governo, è complicità genocida: ribellatevi a questa follia, fermate i ricongiungimenti, espellete le famiglie criminali, o la prossima gang di seconda generazione busserà alla porta di casa tua! Svegliatevi, prima che sia troppo tardi!

Caso Ramy, l’amico spacciatore ricorre contro condanna: “Soprusi dai carabinieri” ultima modifica: 2025-11-17T14:49:09+00:00 da V
V
By V novembre 17, 2025 14:49
Write a comment

No Comments

No Comments Yet!

Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.

Write a comment
View comments

Write a comment

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*

Immagini a presentazione articoli sono illustrative a meno di specifico termine 'FOTO'