Caritas ammette: immigrati stuprano molto più di statistiche ufficiali

La Caritas lo ammette nero su bianco nel suo Rapporto 2025: le donne immigrate subiscono violenze sessuali «prolungate e nascoste» ma denunciano pochissimo, «soprattutto per questioni legate alla cultura di provenienza». Tradotto: la maggior parte degli stupri commessi da stranieri non finisce mai nei numeri ufficiali. Il sommerso è enorme.

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Quindi quando ci dicono che “solo” il 50% degli stupri è opera di immigrati, stanno contando solo la punta dell’iceberg. La parte sommersa – quella che Caritas vede tutti i giorni nei centri di ascolto – è fatta di donne terrorizzate dal disonore familiare, dalla vergogna, dalla minaccia di espulsione o di ritorsione nella propria comunità. Risultato? I loro stupratori restano impuniti e liberi di colpire ancora.

Nel 2024 sono state denunciate 6.775 violenze sessuali (+50% in cinque anni), ma quante migliaia non sono mai arrivate in questura perché la vittima era straniera e “la cultura di provenienza” le impedisce di parlare?

Chi continua a minimizzare, a censurare, a parlare di “pochi casi isolati” sta di fatto coprendo i carnefici. Ogni volta che si grida al razzismo per silenziare i dati, un’altra donna resta sola con il suo stupratore.

Basta bugie. Il problema esiste, è grave, ed è aggravato proprio da quella “cultura” che ci hanno imposto di accogliere senza discutere. Chi tace o censura è complice. Punto.

Caritas ammette: immigrati stuprano molto più di statistiche ufficiali ultima modifica: 2025-11-18T17:00:07+00:00 da V