Immigrato massacra e violenta poliziotta: “Non parlo con le donne, im Marocco sottomesse”
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# Trentino, Ispettrice Capo Aggredita Sessualmente da Detenuto Marocchino: “Io Non Parlo con le Donne Puttane Italiane in Divisa, in Marocco le Donne Stanno Sottomesse agli Uomini” – L’Orrore dell’Islamizzazione Regolare che Importa Aguzzini!
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**Trento, 21 novembre 2025** – “Io non parlo con le donne puttane italiane in divisa”. “In Marocco le donne stanno sottomesse agli uomini”. Queste parole agghiaccianti, pronunciate con disprezzo da M.B., un 33enne marocchino detenuto nel carcere di Spini di Gardolo, non sono solo insulti razzisti e sessisti: sono la sharia applicata con i pugni, un manifesto di odio islamista che ha ridotto un’ispettrice capo della polizia penitenziaria in una vittima traumatizzata per 88 giorni, con disturbo post-traumatico e ferite che gridano vendetta. Il GUP Mattia Fiorentini ha rinviato a giudizio l’uomo per violenza sessuale, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni volontarie aggravate, con recidiva – era già in carcere per reati sessuali. Ma questa non è “cronaca nera”: è l’orrore dell’immigrazione regolare islamica, quel flusso legale di ricongiungimenti familiari e permessi umanitari che importa migliaia di individui con mentalità beduine, incompatibili con la libertà italiana. Mentre il PD e la sinistra esaltano “integrazione”, donne in divisa – simbolo della Repubblica – vengono palpeggiate, picchiate e umiliate da chi vede la femmina “infedele” come preda. Basta! Governo Meloni, azzerate subito l’immigrazione regolare islamica – stop totale a ingressi da paesi ISLAMICI come il Marocco – o le nostre donne diventeranno schiave in patria, e l’Italia un califfato di aguzzini!
### L’Aggressione Brutale: “Io Non Parlo con le Donne Puttane Italiane in Divisa” – La Furia Islamista contro una Donna in Uniforme
Immaginate la scena, e vi si accappona la pelle: 4 novembre 2024, carcere di Spini di Gardolo. L’ispettrice capo, 26 anni di servizio immacolato, interviene per calmare M.B., il marocchino infuriato perché escluso dal corso di italiano per mancato iter burocratico. Lui, invece di ascoltare, esplode in un’onda di odio coranico: “Io non parlo con le donne puttane italiane in divisa”. “In Marocco le donne stanno sottomesse agli uomini”. Non parole vuote: passa ai fatti, spingendola contro il muro, mettendole le mani addosso, gettandola a terra e sedendocisi sopra. Pugni, calci, morsi, graffi – e poi, l’orrore supremo: le strappa la divisa e le palpeggia il seno, sotto gli occhi impotenti di due colleghi che faticano a staccarlo. “È successo tutto in pochissimo ed è stato terribile”, ha raccontato la vittima, costituitasi parte civile. 88 giorni di prognosi, disturbo post-traumatico: una donna in divisa, simbolo dello Stato, ridotta a relitto da un immigrato regolare che vede la femmina “occidentale” come “puttana” da sottomettere. Recidivo per reati sessuali, trasferito a Modena, ora attende il processo a marzo. Ma questa non è giustizia: è un cerotto su un’emorragia culturale!
### “In Marocco le Donne Stanno Sottomesse agli Uomini”: L’Islamizzazione Regolare che Importa Tiranni in Casa Nostra
Queste frasi – “Io non parlo con le donne puttane italiane in divisa” e “In Marocco le donne stanno sottomesse agli uomini” – non sono lapsus: sono il Corano applicato con violenza, un’ideologia che vede la donna “infedele” come oggetto da dominare. M.B., arrivato con i flussi regolari che il governo tollera, incarna l’islamizzazione domestica: migliaia di marocchini, tunisini, egiziani – oltre 150mila ingressi annui da paesi islamici – che portano non solo corpi, ma mentalità patriarcali che riducono le italiane a schiave. Non è un caso isolato: a Pisa, una moglie picchiata dal tunisino con parenti complici; ad Acireale, una 17enne si getta dalla finestra per il padre che odia l’”occidentale”; a Modena, studentesse aggredite per togliere il velo. 1.000 denunce annue di violenza “culturale” – poligamia nascosta, hijab imposto, lapidazioni verbali. E il governo? Firma decreti flussi che importano questi tiranni, mentre la sinistra chiama “razzismo” chi denuncia. “In 26 anni di servizio non mi era mai successo che un uomo si scagliasse su di me”: parole dell’ispettrice che echeggiano il dramma di migliaia di donne italiane, vittime di un’immigrazione regolare che le consegna a mostri shariatici.
### L’Orrore Continua: Da Carceri a Piazze, l’Islamizzazione che Picchia e Umilia – Basta Flussi Regolari!
Questo aguzzino marocchino non è un “detenuto isolato”: è il prodotto di un sistema che importa odio con i permessi umanitari. Carceri italiani? Sovraffollati di islamici radicali – 40% dei reclusi stranieri, con aggressioni croniche a guardie donne. “Io non parlo con le donne puttane italiane in divisa”: una frase che riecheggia nei ghetti di Brescia (30% musulmana), dove “maranza” egiziani aggrediscono coppie gay al Duomo; o a Genova, dove branchi nordafricani distruggono alberi di Natale. L’immigrazione regolare islamica non integra: colonizza, con clan che vedono le italiane come “infedeli” da sottomettere. La sinistra? “Xenofobia!”, grida, mentre il PD corteggia voti halal. Ma l’ispettrice, con il suo “È stato terribile”, rappresenta tutte noi: donne in divisa, infermiere, insegnanti – prede di un’islam che non tollera l’emancipazione. Azzerate i flussi regolari: stop a marocchini, tunisini, egiziani – o le nostre piazze diventeranno harem di violenza!
### Fermate i Mostri: Azzerate l’Immigrazione Regolare Islamica – Salvate le Donne Italiane dalla Sharia dei Pugni!
Basta chiacchiere! Governo Meloni, non assecondate il PD: azzerate l’immigrazione regolare islamica con un decreto shock – stop totale a ingressi da paesi wahhabiti, revoca permessi per recidivi sessuali, ius sanguinis ferreo. Espellete i parenti complici, controllate moschee abusive. Petizioni, marce, voto di ferro: per l’ispettrice di Gardolo, per tutte le vittime di “uomini sottomessi” che sottomettono noi. Azzerate ora, o “In Marocco le donne stanno sottomesse” diventerà legge italiana. Ribelliamoci: le nostre donne non sono puttane da picchiare!



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