Per la legge Boldrini-Meloni gli uomini sono tutti stupratori fino a prova contraria

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By V novembre 22, 2025 12:00

Per la legge Boldrini-Meloni gli uomini sono tutti stupratori fino a prova contraria

### La Nuova Legge sul Consenso: Quando l’Uomo È Colpevole Fino a Prova Contraria

La legge approvata il 19 novembre 2025 alla Camera dei Deputati, con 227 voti favorevoli e zero contrari, introduce nel Codice Penale il principio del “consenso libero e attuale”. Tradotto in parole povere: non sarà più l’accusa a dover dimostrare che la donna ha detto “no” o è stata costretta con violenza, minaccia o abuso di autorità. Sarà l’imputato – cioè l’uomo – a dover dimostrare in aula di aver ricevuto un consenso esplicito, verbale o inequivocabilmente gestuale, in ogni fase del rapporto sessuale. Se non riesce a provarlo in modo ritenuto sufficiente dal giudice, è automaticamente colpevole di stupro.

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È il più grande ribaltamento dell’onere della prova mai visto nel diritto penale italiano dal dopoguerra a oggi. Un principio che, fino a ieri, era considerato sacro – “in dubio pro reo”, l’imputato è innocente finché non si dimostra il contrario – viene cancellato con un colpo di spugna quando si parla di reati sessuali. L’uomo non è più presunto innocente: è presunto molestatore. Punto.

Il messaggio ideologico è chiarissimo e inquietante: ogni uomo è potenzialmente uno stupratore, e ogni rapporto eterosessuale è potenzialmente un crimine, salvo che l’uomo non riesca a produrre la “prova” della non-colpevolezza. Non serve più la violenza fisica, non serve più la minaccia, non serve più l’incapacità di intendere e di volere della vittima. Basta che lei, anche a mesi o anni di distanza, dichiari di “non ricordare” un consenso esplicito o di sentirsi pentita, e l’uomo dovrà difendersi da un’accusa che parte già come verità assoluta.

La relatrice Laura Boldrini e la sinistra tutta esultano: è “una rivoluzione culturale”. Elly Schlein parla di “passo storico contro la cultura patriarcale”. Giorgia Meloni, che pure aveva promesso di non cedere mai su questi temi, fa votare compatti i suoi deputati e tace. Il risultato è un patto trasversale che consegna alle donne uno strumento di potenza assoluta e agli uomini italiani una spada di Damocle permanente sopra la testa.

In aula sarà quasi impossibile difendersi. Come si dimostra un “sì” detto sottovoce in un momento di intimità? Con un messaggio WhatsApp successivo? Con un video? Con testimoni nella stanza da letto? La legge non lo dice. Lascia tutto alla “valutazione discrezionale” del giudice, cioè all’arbitrio. E già si sente il profumo delle cause strumentali: ex fidanzate vendicative, separazioni conflittuali, ripensamenti post-ubriacatura. In Spagna, dove una norma quasi identica (“solo sí es sí”) è entrata in vigore nel 2022, si sono registrate migliaia di denunce retroattive e un boom di accuse tra ex partner, spesso usate come arma nelle cause di affidamento dei figli.

Ma il paradosso più grottesco è un altro: mentre si rovescia l’onere della prova per criminalizzare il maschio italiano medio – quello che, statisticamente, commette la minor parte delle violenze sessuali gravi – si continua a chiudere gli occhi sulla vera emergenza. I dati del Ministero dell’Interno (2020-2023) sono impietosi: nella fascia 14-34 anni, il 59% degli autori di violenza sessuale è straniero (a fronte del 9% della popolazione residente). Le violenze di gruppo? 50% stranieri. I minorenni arrestati per stupro? 56% stranieri. Eppure nessun deputato, né di destra né di sinistra, ha avuto il coraggio di dire che forse la priorità non era inventare una nuova presunzione di colpevolezza contro gli italiani, ma espellere i delinquenti stranieri recidivi e fermare gli sbarchi.

Invece no. Si è preferito colpire tutti gli uomini indistintamente, trasformando ogni rapporto intimo in un potenziale processo penale e ogni uomo in un imputato in pectore. È la vittoria definitiva del pregiudizio femminista radicale: l’uomo non è più un soggetto con diritti, è un pericolo pubblico da controllare e punire in via preventiva.

Questa legge non tutela le donne. Tutela un’ideologia. E lo fa calpestando due pilastri dello Stato di diritto: la presunzione di innocenza e la certezza del diritto. Quando anche il centrodestra, per paura di essere chiamato “maschilista”, vota una norma che di fatto istituzionalizza la caccia alle streghe al contrario, significa che abbiamo perso tutti.

Gli italiani maschi, da oggi, non sono più cittadini. Sono sospetti permanenti. E le donne, invece di essere protette davvero da chi le aggredisce per strada o sui treni, vengono usate come scudo umano per una guerra ideologica che le rende più sole e più fragili di prima.

Benvenuti nella distopia del “consenso libero e attuale”. Dove l’uomo è colpevole fino a prova contraria, e la prova, nella maggior parte dei casi, semplicemente non esiste.

Per la legge Boldrini-Meloni gli uomini sono tutti stupratori fino a prova contraria ultima modifica: 2025-11-22T12:00:36+00:00 da V
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By V novembre 22, 2025 12:00
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1 Comment

  1. xx novembre 22, 13:23

    Una legge ridicola. E anche la Meloni è ridicola come la Boldrini. Mettetevelo in testa.

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