Bimbi tolti alla famiglia costretti a visite mediche. Salvini: “Un sequestro”

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By V novembre 22, 2025 16:31

Bimbi tolti alla famiglia costretti a visite mediche. Salvini: “Un sequestro”

### SALVINI URLA LA VERITÀ: “UN SEQUESTRO DI BAMBINI INDEGNO E VERGOGNOSO”! MELONI, BASTA LEGGI SUL CONSENSO CHE PIACCIONO AL PD, FAI UNA NORMA PER DIFENDERE I FIGLI DAL FANATISMO DELLE TOGHE DI SINISTRA E DEGLI ASSISTENTI SOCIALI!

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**Palmoli, Chieti – 22 novembre 2025.** Il dramma della famiglia anglo-australiana nel bosco di Palmoli si allarga a macchia d’olio, diventando un vero e proprio scandalo nazionale che smaschera l’ipocrisia di uno Stato che ruba i bambini a genitori amorevoli mentre tollera il degrado nei campi rom. I tre piccoli, strappati giovedì ai genitori Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, sono ora rinchiusi in una casa-famiglia a Vasto, separati dalla mamma – che può vederli solo in orari stabiliti – e sottoposti a un calvario di visite mediche e psicologiche. L’avvocato Giovanni Angelucci non usa mezzi termini: “Questi bambini hanno una forza e una pace interiore che è disarmante”. E aggiunge, descrivendo lo strazio: “Evidentemente sono scossi, ma vivono la situazione in maniera forte e positiva perché sanno che sono nel giusto e sono coscienti di questo perché i genitori li hanno sempre messi al corrente di tutto”.

Il legale della famiglia non nasconde la fiducia nella giustizia divina, se non in quella umana: “Il padre questa mattina è andato ed ha portato frutta, vestiti ed effetti personali: anche lui è scosso ma è fiducioso che la cosa si risolva perché sono nel giusto, perché non hanno violato nessuna legge e perché questo provvedimento è un’ingiustizia”. Parole che squarciano il velo su un’ingiustizia clamorosa: una famiglia che ha scelto la vita semplice, con home schooling e contatto con la natura, punita per un’intossicazione da funghi dell’anno scorso e per un rudere senza utenze. Il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, conferma il protocollo oppressivo: “I bambini ora svolgeranno una serie di attività e visite mediche con pediatra, verifica delle vaccinazioni, colloquio psicologico che non è stato possibile effettuare fino ad ora”. E il padre, prima dell’irruzione, aveva minacciato: avrebbe richiesto “50mila euro per ogni bambino sottoposto a visite mediche”. Ora, quei controlli servono a “ricostruire le condizioni”, ma chi ricostruisce il trauma di una famiglia smembrata?

Il governo non sta a guardare: il ministro Nordio e il premier Meloni discutono di inviare ispettori dal Ministero della Giustizia per verificare questo scempio, partito da un controllo dei carabinieri. Ma è Matteo Salvini a dare voce alla rabbia popolare, definendo l’ordinanza del Tribunale per i Minorenni dell’Aquila un atto barbaro: “Un sequestro di tre bambini portati via da una mamma e da un papà in maniera indegna, preoccupante, pericolosa e vergognosa. Sono impegnato ad andare fino in fondo e se serve anche a parlare con il giudice del tribunale dei minori”. Il vicepremier annuncia un viaggio in Abruzzo la prossima settimana e tuona contro i responsabili: “Giudice e assistenti sociali d’Abruzzo non rompano le scatole. Anche questa storia dimostra che una profonda, sana e giusta riforma della giustizia che non funziona sarà fondamentale”.

La Lega si mobilita sul territorio: il coordinatore regionale Vincenzo D’Incecco conferma la raccolta firme nelle piazze abruzzesi: “Nei prossimi giorni saremo nelle principali piazze abruzzesi con i gazebo perchè il provvedimento del Tribunale dei Minorenni va rivisto”. E ribadisce: “Quella famiglia non va smembrata, ma tutelata. I bambini hanno il diritto di stare con la mamma e il papà, che hanno sempre garantito loro amore, cura e anche istruzione. Vogliamo che torni a prevalere il buon senso. Siamo al fianco dei genitori di Palmoli e dei loro figli per difendere un principio fondamentale: la libertà di ogni genitore di educare i propri bambini con amore e responsabilità”.

Dall’altra parte, l’ANM – la casta delle toghe – tira dritto, difendendo l’indifendibile con un comunicato che puzza di corporativismo: “Rispettare il ruolo della giurisdizione in una vicenda che coinvolge valori tra i più delicati: il diritto della famiglia a determinare le proprie scelte di vita e, al tempo stesso, il dovere di tutela dei minori previsto dalla nostra Costituzione”. Aggiungono che l’atto “si fonda su valutazioni tecniche e su elementi oggettivi: sicurezza, condizioni sanitarie, accesso alla socialità, obbligo scolastico. Ed è stato assunto nel rispetto delle norme vigenti e con finalità esclusivamente protettive”. E attaccano la politica: “Le strumentalizzazioni di certa politica appaiono a nostro avviso in netto contrasto col rispetto dei diritti dei minori, dei più deboli, e della dignità di tutte le persone coinvolte”.

Basta ipocrisie! Questo non è tutela, è fanatismo ideologico di toghe di sinistra e assistenti sociali che vedono nel nucleo familiare un nemico da abbattere, mentre chiudono gli occhi sui veri abusi nei ghetti rom. Meloni, ascoltaci: invece di spingere leggi sul consenso informato o sull’educazione gender che piacciono tanto al PD e alle lobby arcobaleno – quelle che vogliono indottrinare i nostri figli nelle scuole con teorie sul sesso fluido e visite nelle moschee – fai una legge vera, una barriera contro questo scempio! Una norma che difenda i bambini dal fanatismo burocratico, che limiti il potere arbitrario di giudici politicizzati e servizi sociali invasivi, che protegga la sovranità dei genitori sull’educazione dei propri figli. Meloni, agisci ora: salva le famiglie italiane da questo Stato orwelliano, o il prossimo sequestro toccherà a chi osa dire no all’indottrinamento di Stato! I bambini di Palmoli gridano giustizia – e con loro, tutti noi.

Bimbi tolti alla famiglia costretti a visite mediche. Salvini: “Un sequestro” ultima modifica: 2025-11-22T16:31:35+00:00 da V
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