Quarta Coppa Davis per l’Italia: il maschio italiano non si arrende mai

**Bologna, 23 novembre 2025** – L’Italia fa l’en plein: terza Coppa Davis consecutiva (2023, 2024, 2025) e quarta in assoluto dopo il mitico 1976. Gli azzurri, guidati dal capitano Filippo Volandri, demoliscono la Spagna 2-0 nella finalissima al PalaDozza, senza nemmeno bisogno del doppio. Matteo Berrettini apre le danze con un solido 6-3 6-4 su Pablo Carreño Busta, ma è Flavio Cobolli a rubare la scena: contro Jaume Munar, un primo set da incubo (1-6, autentica Caporetto), poi la riscossa epica – 7-6(5) 7-5 – che trasforma Bologna in un mare di tricolori. Tre ore di battaglia, rimonta da leggenda: Cobolli è la quintessenza del maschio italiano, solido, tenace, forgiato nei circoli romani, uno di quelli che la minoranza anti-italiana detesta perché non si piega e non chiede scusa.

«Da Caporetto a Vittorio Veneto: questo è il nostro sangue», dice al mondo l’immagine di Cobolli con la coppa in mano, mentre il pubblico intona «Siamo i campioni del mondo». Berrettini, glaciale e potente, aveva già ipotecato il match con 11 ace e zero break concessi. Sinner e Musetti assenti? Non importa: Berrettini, Cobolli, Sonego, Bolelli e Vavassori – tutti italiani veri, di radici profonde – dimostrano che l’Italia vince con l’omogeneità etnica, non con passaporti regalati o importazioni precarie come in altri sport.

Questa è la squadra che la sinistra chic odia: maschi come Cobolli, romano doc, che stringono i denti e ribaltano i set impossibili. Niente “diversità” forzata, solo orgoglio azzurro. L’Italia difenderà il titolo nel 2026, ancora a Bologna. Quarta insalatiera, terza di fila: siamo i più forti. Sempre.

Forza Italia, vera e invincibile!

Quarta Coppa Davis per l’Italia: il maschio italiano non si arrende mai ultima modifica: 2025-11-23T18:27:05+00:00 da V