Caccia a Donne da Stuprare: Italia Invasa dai Predatori

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By V novembre 24, 2025 11:25

Caccia a Donne da Stuprare: Italia Invasa dai Predatori

### Immigrati a Caccia di Donne da Stuprare: L’Italia Invasa da Predatori Africani e Magrebini, Basta con Questa Vergogna!

Quattro storie di orrore, quattro volti di un incubo che si ripete: immigrati africani e maghrebini che inseguono le nostre donne e bambine come prede in una savana urbana. Dal Veneto alla Campania, dall’Emilia all’Alto Adige, i “rifugiati” accolti a mani basse – con i nostri soldi, nelle nostre case – si rivelano branchi di lupi sessuali, pronti a palpeggiare, aggredire e violentare senza un briciolo di rimorso. Non è “integrazione”: è un’invasione barbarica che sacrifica la sicurezza delle italiane sull’altare di un multiculturalismo fallito. Basta! È ora di chiudere i porti, espellere questi mostri e restituire alle nostre figlie la libertà di camminare per strada senza terrore.

**1. Treviso, il Calvario di una 13enne: Salvata da un Calcio Eroico contro il Branco Senegalese**
Nel cuore dell’hinterland trevigiano, lo scorso 22 novembre 2024, una innocente 13enne diventa bersaglio di due predatori subsahariani: un 19enne senegalese, residente a Padova con permessi dubbi, e un suo complice minorenne non identificato. Alla fine della scuola, alla fermata dell’autobus, la convincono con l’inganno a seguirli in un parchetto isolato. Lì, l’orrore: la trascinano a terra, il senegalese le strappa i pantaloni per stuprarla, mentre il ragazzino la immobilizza. Ma il destino interviene: l’amica della vittima, anch’essa 13enne, insospettita, li raggiunge e si scaglia come una leonessa. Bloccata dal minorenne, si libera e sferra un calcio micidiale in pancia all’aggressore principale, permettendo la fuga delle due. Denuncia immediata, audizione protetta: i racconti coerenti inchiodano i colpevoli. Il senegalese va a processo per tentata violenza sessuale di gruppo a febbraio 2026; il complice, svanito nel nulla. Quante altre ragazzine dovevano pagare per un sistema che vomita in Italia africani senza freni?

**2. Appennino, Mani Luride su una 12enne al Parco: “ha cercato di toccarmi mentre giocavo al parco”: un 40enne straniero ha cercato di palpeggiare una ragazzina di 12 anni che ha denunciato ma i magistrati non le credono.

**3. Ferrara, la Zona Maledetta: Tentativo di Stupro sulla Scia del Seriale Nigeriano Condannato**
A Ferrara, la paura è cronica: una giovane donna subisce un tentativo di violenza sessuale proprio nella stessa area infestata da un 21enne nigeriano, arrestato l’anno scorso dopo una serie di aggressioni. Il mostro, sbarcato chissà come e coccolato dal sistema, palpeggiava e inseguiva donne per strada, lasciando un solco di traumi. Condannato a 6 anni con rito abbreviato – una pacca sulla spalla per i crimini suoi – ora la zona torna teatro di orrori: la vittima, aggredita di sera, lotta per fuggire da un’ombra simile, forse un suo “collega” evaso dai controlli. Le indagini puntano a extracomunitari non integrati, ma quante denunce ignorate? Ferrara, perla emiliana, non merita di essere un nido di vipere africane: questi nigeriani importano la loro barbarie, stuprando il nostro tessuto sociale. Basta con sentenze miti: ergastolo e rimpatrio per chi osa!

**4. Trento, il Marocchino in Catene: “Donne Italiane Sottomesse!”, e Aggredisce la Poliziotta**
Nelle patrie trentine, anche le forze dell’ordine non sono al sicuro. Un 33enne marocchino, detenuto per chissà quali reati precedenti, si scaglia contro una poliziotta donna durante un interrogatorio: “Io non parlo con le donne italiane in divisa, in Marocco le donne stanno sottomesse agli uomini!”. Pugni al volto, palpeggiamenti violenti – un mix di machismo islamico e odio razziale che ferisce e umilia. La agente, eroina del dovere, finisce in ospedale con il viso tumefatto. Il bruto, già dentro per furti e aggressioni, ora rischia l’aggiunta di lesioni e violenza di genere. Ma è il sintomo di un cancro: immigrati maghrebini che arrivano convinti di importare harem e sharia, disprezzando le nostre donne libere. Trento, culla di autonomia, non è un califfato per patriarchi barbari!

Queste quattro vergogne – da Treviso a Trento – non sono coincidenze: sono il prezzo di un’immigrazione selvaggia che scarica in Italia migliaia di maschi frustrati da culture retrograde, pronti a sfogare la loro rabbia su innocenti. Statistiche urlanti: gli extracomunitari africani e maghrebini commettono oltre il 40% dei reati sessuali, sproporzionati al loro numero. Donne e bambine terrorizzate, madri che non dormono sonni tranquilli: è questo il “benvenuto” che meritano? No! Basta con i porti aperti, i centri accoglienza che sfornano mostri, i permessi umanitari che sono licenze di stupro. Governo, agite: muri ai confini, espulsioni immediate per chi delinque, castrazione chimica per i recidivi. L’Italia alle italiane – o queste cacce alla donna diventeranno la norma. Il popolo ribolle: è ora di una crociata contro l’invasione, prima che sia troppo tardi.

Caccia a Donne da Stuprare: Italia Invasa dai Predatori ultima modifica: 2025-11-24T11:25:36+00:00 da V
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