Pd distribuisce guida in 10 lingue ai maranza su come prendere la cittadinanza
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Erika Capasso, delegata alle “nuove cittadinanze” del Comune di Bologna pic.twitter.com/pVfU6ubNP7
— Francesca Totolo (@fratotolo2) November 24, 2025
# Bologna, la Fabbrica di “Italiani” di Carta: il Comune PD Distribuisce Guida alla Cittadinanza in 10 Lingue ai Figli degli Immigrati – Basta Naturalizzazioni Facili, Torniamo allo Ius Sanguinis Puro Prima che l’Italia Sparisca!
Bologna, 24 novembre 2025.
Il Comune a guida PD, fedele al suo credo multiculturale, ha appena distribuito una guida ufficiale per ottenere la cittadinanza italiana – non in italiano, ma in 10 lingue straniere: arabo, cinese, francese, inglese, hindi, punjabi, rumeno, russo, spagnolo, urdu. Pensata per i figli di immigrati, spiega passo per passo come trasformarsi in “italiani”: ovviamente senza neanche conoscerlo l’italiano.
Bello, no? Un manuale per “facilitare l’accesso” a chi è nato qui da genitori sbarcati con barconi, ricongiunti con clan interi, cresciuti con i nostri sussidi. Ma questo non è aiuto: è un suicidio demografico, una fabbrica di “italiani” di carta che ci sta rubando il Paese dall’interno.
Immaginate: un ragazzo di 18 anni, nato in Italia da genitori tunisini o marocchini arrivati irregolari, ha vissuto 18 anni con i nostri soldi – scuola gratuita, sanità, case popolari – e ora, con questa guida in arabo o urdu, impara a diventare “cittadino italiano” senza sforzo. Niente merito, niente sangue italiano nelle vene: basta residenza, un test B1 (che spesso falliscono, ma riprovano a nostre spese) e un giuramento ipocrita. Il Comune PD lo chiama “integrazione”, ma è sostituzione: figli di immigrati che ottengono la cittadinanza facile, mentre gli italiani veri pagano tasse per mantenere chi ci odia. La guida, scaricabile dal sito del Comune e distribuita, è un insulto: spiega come dichiarare la volontà entro l’anno successivo ai 18 anni per i nati qui, o come i figli minori acquisiscono automaticamente con il genitore. È un invito a invadere: “Se hai figli minori conviventi, porta i loro passaporti al giuramento”. Clan interi naturalizzati, pronti a votare, a comandare, a trasformare Bologna – rossa da sempre – in un suk multietnico dove l’italiano è minoranza.
Questo è il veleno dell’ius soli temperato: un immigrato irregolare sbarca, ottiene permesso umanitario, ricongiunge famiglia, fa figli “italiani” che a 18 anni dichiarano “voglio la cittadinanza” e diventano intoccabili. Da Bologna a Milano, da Torino a Roma: seconde generazioni che palpeggiano donne sui bus, rapiscono bimbe di 1 anno, massacrano famiglie in zone rosse, e ridono perché “siamo italiani”. La guida PD è il manuale del tradimento: in 10 lingue per “includere”, ma esclude gli italiani veri, che vedono le loro città riempirsi di “cittadini” che urlano in arabo e odiano la croce. Il PD lo distribuisce come un volantino: “Richiedi cittadinanza per residenza, porta documenti tradotti”. Tradotti? Perché l’italiano non basta: è per chi arriva da fuori, per chi non ha sangue italiano. E i risultati? A Sulmona bambine violentate per mesi da immigrati “protetti”, a Padova un tunisino che strappa una bimba di 1 anno dal passeggino, a Trieste maranza che picchiano autisti italiani, a Cassino ragazze nude massacrate di bastonate da branchi di seconda generazione.
Basta con questa follia che ci sta cancellando! Il Comune PD di Bologna non sta “integrando”: sta sostituendo. Una guida in 10 lingue è un’arma contro l’Italia: azzeriamo le naturalizzazioni facili, abroghiamo i ricongiungimenti familiari che importano clan, torniamo allo ius sanguinis puro – cittadinanza solo per sangue italiano, eredità di avi che hanno costruito questa Nazione, non un regalo per chi sbarca e resta 10 anni a nostre spese. Revoca immediata per naturalizzati con precedenti, espulsione di famiglie al primo reato. Bologna non è un patronato per immigrati: è Emilia-Romagna italiana, non un esperimento woke. La guida PD è l’ultimo chiodo: chiudetela, o l’Italia sparirà in 10 lingue straniere!



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