Corte Ue impone all’Italia il ‘matrimonio’ gay: siamo sudditi

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By V novembre 25, 2025 11:34

Corte Ue impone all’Italia il ‘matrimonio’ gay: siamo sudditi

Le burocrazie non elette, nazionali e sovranazionali, stanno sempre più imponendo una visione della società che è contraria ai desideri dei popoli. La Ue in questo è il non plus ultra: la sinistra impone attraverso questo organismo sovranazionali quello che il popolo italiano rifiuta.

La UE è la negazione della democrazia e delle sovranità nazionali.

### L’Unione Europea Impone i Matrimoni Omosessuali all’Italia: Un Attacco alla Sovranità Nazionale e alla Costituzione

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**Roma/Bruxelles, 25 novembre 2025** – La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) ha emesso una sentenza che rappresenta un vero e proprio affronto alla democrazia italiana e alla sua sovranità. Con questa decisione, l’UE forza l’Italia a riconoscere i matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati in altri Paesi membri, anche se tali unioni sono contrarie alla volontà del popolo italiano, alla nostra Costituzione e ai valori tradizionali della nazione. Questa imposizione non è altro che l’ennesima dimostrazione di come Bruxelles stia erodendo le autonomie nazionali, imponendo un’agenda ideologica progressista che calpesta le democrazie locali.

#### La Sentenza: Un Diktat che Viola la Sovranità Italiana
La pronuncia della CGUE stabilisce che “il rifiuto del riconoscimento è contrario al diritto dell’Unione”, poiché lederebbe la libertà di circolazione e soggiorno delle coppie omosessuali, nonché il diritto al rispetto della vita privata e familiare. In pratica, l’Italia è obbligata a trattare questi matrimoni come validi per scopi amministrativi, come permessi di soggiorno o benefici familiari, anche se la nostra legislazione non li prevede. Questo non è un semplice chiarimento giuridico: è un’imposizione che bypassa il Parlamento italiano e ignora il volere dei cittadini.

L’Italia non ha mai approvato i matrimoni gay attraverso un processo democratico. La Costituzione, all’articolo 29, definisce il matrimonio in termini che riflettono l’unione tradizionale tra uomo e donna, come ribadito dalla Corte Costituzionale nella sentenza 138/2010. Eppure, l’UE, con la sua burocrazia lontana e non eletta, pretende di sovrascrivere queste norme nazionali. Questa sentenza si basa su casi precedenti come *Coman* del 2018, ma va oltre, estendendo l’obbligo in modo più aggressivo, in un contesto in cui solo una minoranza di Paesi UE ha legalizzato tali unioni, lasciando nazioni come l’Italia esposte a pressioni esterne.

#### Contro il Volere del Popolo e i Valori Tradizionali
Il popolo italiano ha ripetutamente espresso scetticismo verso i matrimoni omosessuali. Sondaggi e dibattiti pubblici mostrano una resistenza radicata nei valori cattolici e familiari che definiscono la nostra identità nazionale. L’introduzione forzata di questi riconoscimenti mina l’unità della famiglia tradizionale, aprendo la porta a ulteriori derive, come l’adozione da parte di coppie same-sex, che la legge Cirinnà del 2016 ha saggiamente escluso. Invece di rispettare le differenze culturali tra gli Stati membri, l’UE impone un’uniformità ideologica che favorisce lobby progressiste a scapito delle maggioranze silenziose.

Critici e partiti sovranisti, come Fratelli d’Italia e Lega, hanno giustamente denunciato questa mossa come un “dittato ideologico” da Bruxelles. “La UE è contro le democrazie nazionali, le sovranità e la nostra Costituzione”, affermano, evidenziando come questa sentenza rappresenti un attacco frontale all’autodeterminazione dell’Italia. Anche la Santa Sede ha storicamente criticato simili imposizioni, definendole una “colonizzazione ideologica” che minaccia le radici cristiane dell’Europa.

#### Conseguenze: Erosione della Democrazia e Tensioni Future
Questa decisione non solo ignora la volontà popolare, ma crea un precedente pericoloso: se l’UE può imporre riconoscimenti su temi sensibili come il matrimonio, cosa impedirà future ingerenze su educazione, immigrazione o politiche familiari? L’Italia, già unica grande nazione UE senza matrimoni egualitari per scelta democratica, rischia di essere trascinata in un’armonizzazione forzata che ignora le sue peculiarità culturali. La Strategia UE per la parità di genere 2025-2030 appare ora come uno strumento per imporre cambiamenti non voluti, trasformando l’Unione in un super-Stato che calpesta le nazioni.

In conclusione, questa sentenza è un affronto inaccettabile: l’UE, invece di promuovere unità, sta dividendo l’Europa imponendo valori controversi che il popolo italiano non ha scelto. È tempo che Roma resista a queste ingerenze, difendendo la sua Costituzione e la sua sovranità contro un’istituzione sempre più lontana dai cittadini.

Corte Ue impone all’Italia il ‘matrimonio’ gay: siamo sudditi ultima modifica: 2025-11-25T11:34:16+00:00 da V
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By V novembre 25, 2025 11:34
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell novembre 25, 11:39

    Ma come? I nazisti di bruxelles sono pure froci? Apperò… 😁

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