Il sindaco PD porta il sesso negli asili
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Poi tolgono i bambini a chi li tiene lontani dalle scuole pubbliche.
Visto che ormai negli asili pubblici i posti sono solo per immigrati, forse il Pd potrebbe ottenere un effetto per noi positivo: fare posto.
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### **Orrore a Genova: Silvia Salis Vuole Insegnare Sesso ai Bimbi di 3 Anni! Un’Offesa all’Infanzia che Fa Ribollire il Sangue**
È un incubo che si materializza, un affronto che strappa il cuore e fa tremare le mani: a Genova, la sindaca del centrosinistra Silvia Salis ha deciso di trasformare le scuole materne in campi di indottrinamento sessuale, scaraventando i nostri piccolini – innocenti di 3, 4, 5 anni! – in un vortice di lezioni su “affettività” e “sessualità” che non ha nulla di educativo e tutto di ideologico. Annunciato oggi, 25 novembre 2025, a Palazzo Tursi, questo abominio partirà a gennaio 2026 in quattro asili comunali, coinvolgendo 300 bambini indifesi. Un’ora alla settimana rubata ai giochi, alle coccole, ai mondi fatati, per ficcare in teste immacolate concetti che nemmeno un adulto dovrebbe affrontare con leggerezza. Siamo impazziti? O è solo l’ennesimo assalto del progressismo selvaggio contro l’infanzia pura?
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Immaginate la scena: un bimbo di tre anni, con le sue manine paffute che ancora stringono orsacchiotti, costretto a sedere in cerchio mentre un “esperto” – chissà chi, un attivista con la bandiera arcobaleno al collo? – gli spiega “l’educazione sessuo-affettiva”. Affettività? Sessualità? Ma di cosa parliamo? Secondo l’assessora alla Scuola Rita Bruzzone e la Salis stessa, si tratta di “prevenire abusi” e “promuovere il rispetto”, con incontri anche per i genitori. Bella scusa, eh? Coprono con parole zuccherose un’agenda che vuole confondere i più piccoli prima ancora che sappiano contare fino a dieci. “È importante oggi più che mai dare un segnale”, tuona Salis, come se l’aria “che tira nel Paese” – leggi: chi osa opporsi all’indottrinamento gender – giustificasse questa violenza psicologica. Ma che segnale è? Che i nidi non bastano più, che l’infanzia va violentata con teorie astruse per “educare” al politicamente corretto?
Questo non è progresso, è un trauma annunciato! Bambini di quell’età stanno imparando a distinguere un gatto da un cane, a condividere un giocattolo senza litigare, e ora? Dovranno confrontarsi con corpi, emozioni intime, “relazioni affettive”? È sconvolgente, è perverso! La sperimentazione, come la chiamano loro con eufemismo da burocrati, è un esperimento sociale su cavie innocenti, finanziato con i soldi dei contribuenti genovesi – quei genitori che mandano i figli all’asilo per proteggerli, non per esporli a un lavaggio del cervello precoce. E se un piccolo esce traumatizzato, confuso su chi è, su cosa è “normale”? Se un genitore dissenziente osa opporsi, verrà etichettato omofobo, intollerante? Genova non è una cavia per le follie del centrosinistra: è una città di famiglie, di valori radicati, non un laboratorio per esperimenti ideologici che puzzano di propaganda LGBT travestita da “educazione”.
La rabbia monta, lo sconcerto ci soffoca: come osa la Salis, con il suo mandato fresco di inchiostro, calpestare così l’innocenza? Il centrosinistra genovese, che prometteva “cambiamento” e “solidarietà”, si rivela per quello che è: un bulldozer contro la famiglia tradizionale, pronto a spingere i bimbi nel baratro della sessualizzazione anticipata. Ricordate le polemiche nazionali su gender nelle scuole? Ecco, ora scende al livello zero, nei nidi. E i genitori? Saranno “invitati” a partecipare, ma guai a chi dice no: il dissenso è peccato mortale in questo nuovo credo laico.
Basta! Genitori di Genova, alzatevi! Il ministro dell’Istruzione Valditara mandi ispettori immediati, blocchi questa follia prima che contamini altri Comuni. Sindaci, assessori, politicanti: le mani dei nostri figli non si toccano! Questa non è educazione, è un abuso, un oltraggio che grida vendetta. Silvia Salis, ritiri tutto, o la storia la giudicherà come la responsabile di un trauma collettivo. L’infanzia è sacra, non un campo di battaglia ideologico. Svegliamoci, o i nostri bimbi pagheranno il prezzo di questa demenza collettiva. Dio ci protegga da questi “progressisti” che rubano l’innocenza con un sorriso!



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