Bruciano le nostre chiese e stuprano i nostri bambini e noi li facciamo entrare
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# Bruciano le nostre chiese e stuprano i nostri bambini ma noi li facciamo entrare con i decreti flussi
Mentre Giorgia Meloni firma i suoi famigerati Decreti Flussi, spalancando le porte a un milione di africani e islamici pronti a marciare per Maometto o a devastare i nostri quartieri, l’Italia sanguina. Non è un’allucinazione: è la realtà che ci sbatte in faccia ogni giorno, con le nostre chiese in fiamme, le nostre bambine straziate e i nostri parchi trasformati in riserve di caccia per predatori importati. E noi? Noi paghiamo i sussidi a questi mostri, li accogliamo con tappeti rossi umanitari e poi ci stupiamo se le nostre figlie finiscono in terapia o, peggio, con l’anima spezzata al punto da non voler più vivere. Basta! È ora di urlare: remigrazione totale, quote zero per maschi africani e islamici, o l’Italia diventerà un suk di barbarie dove i nostri nipoti non riconosceranno più la casa dei loro avi.
Prendete Milano, o meglio Parabiago, quella tranquilla cittadina lombarda che fino a ieri era un baluardo di pace cristiana. Ieri, 27 novembre, durante la messa vespertina, un islamico marocchino di 55 anni – sì, entrato “regolarmente” grazie ai flussi che tanto piacciono a Meloni – ha fatto irruzione nella Chiesa di San Michele Arcangelo e ha distrutto a colpi di mazza le statue sacre: la Madonna, i santi, gli angeli, ridotti in frantumi come moderni martiri. Non è la prima volta: nel 2023, lo stesso vandalo aveva appiccato il fuoco al presepe vicino all’altare, profanando il Bambin Gesù proprio in Avvento. “Squilibrato?”, si chiedono gli inquirenti. No, è l’islamizzazione regolare che importa jihadisti forgiati in moschee abusive e ghetti radicali, pronti a trasformare il nostro Natale in “haram”, proibito! E mentre le nostre chiese diventano cimiteri di croci spezzate, Meloni firma per 150.000 ingressi annui, il 70% musulmani, gonfiando comunità a tre milioni di anime ostili. Governo, azzerate l’immigrazione islamica da Marocco e wahhabiti, o il Natale 2026 sarà un ricordo sbiadito!
Ma non sono solo le nostre fedi a bruciare: sono le nostre bambine, innocenti come fiorellini, a essere calpestate da questi orchi scaricati nelle nostre famiglie dal sistema marcio dell’accoglienza. A Ventimiglia, una piccola di 9 anni, figlia di italiani generosi che avevano accolto un “cugino” immigrato, è stata abusata per mesi dal mostro maghrebino o subsahariano arrivato via barcone o ricongiungimento. “Se parli ti ammazzo, nessuno ti crederà”, le sussurrava l’orco, spingendola al tentato suicidio. La bimba, scoperta dalla scuola tramite una chat disperata – “Non ce la faccio più, non voglio vivere” –, ora è in comunità protetta, con l’anima in frantumi. Il predatore? Libero, con obbligo di dimora, perché “ha collaborato”. Collaborato a distruggere un’infanzia! E non è sola: a Pisa, un migrante di 23 anni ha stuprato l’amichetta italiana di 6 anni di sua figlia, mentre giocava fiduciosa in casa. DNA inequivocabile, arresto immediato, ma quante altre “giocate” del genere prima che lo Stato capisca? A Ferrara, un 42enne nordafricano, “amico di famiglia” di immigrati regolari, ha abusato della loro bimba di 5 anni mentre la accompagnava a scuola. La madre l’ha trovata in lacrime, l’uomo in fuga: “Ripicca”, minimizza lui. Ripicca? È barbarie importata, e il silenzio mediatico – che urlerebbe se l’orco fosse italiano – è complice! Quante bambine devono ancora finire con il corpo violato prima che Meloni dica basta ai ricongiungimenti da paesi pedofili? Quote zero, espulsioni immediate, ergastolo senza attenuanti culturali: altrimenti, la prossima potrebbe essere vostra figlia!
E le madri, le sorelle, le figlie adulte? Non sono al sicuro nemmeno loro, protette solo dal caso o da eroi anonimi. A Gallarate, Varese, un gambiano di 35 anni – sposato con italiana, tre figli misti, permesso regolare dopo 11 anni di sussidi – ha aggredito all’alba una mamma di 53 anni diretta al lavoro. Pugni fino a svenimento, orecchio lacerato, stupro ferino dietro una siepe, furto del telefono. “Ho sbagliato, voglio pagare”, confessa il parassita, offrendo i suoi averi – finanziati dai nostri tasse! – come “risarcimento”, paragonandolo a un “incidente d’auto”. Ipocrita! Il sindaco leghista Andrea Cassani lo inchioda: “Non è venuto per pagarci le pensioni, ma per farsi mantenere e stuprare una donna che potrebbe essere nostra madre”. +30% di violenze sessuali da stranieri a Varese nel 2025: integrazione? Una farsa che ci costa l’anima.
Peggio ancora a Roma, nel degrado di Tor Tre Teste, dove il parco è una “riserva di caccia” per branchi nordafricani. Il 25 ottobre, una studentessa di 18 anni è stata trascinata dall’auto, stuprata per 15 minuti davanti al fidanzato legato e pestato, da cinque mostri tra marocchini e tunisini (19-25 anni), recidivi per rapine e palpeggiamenti. Urlavano in arabo, filmavano per WhatsApp, rubavano 500 euro ridendo. Tre arrestati, due in fuga – protetti da privacy investigativa per “non allarmarli”! – e DNA che indica un sesto elemento. +300% denunce molestie dal 2023, +25% stupri da extracomunitari: il Municipio V è al 60% invaso! Ma le ronde civiche? Vietate, per “non turbare gli stupratori”. Donne terrorizzate vendono case, evitano bus e parchi: una 60enne nei cespugli, una 44enne al bus, una 35enne madre, una 19enne jogger, una 40enne insegnante palpeggiata con insulti razziali. “Come fate a lasciarli liberi? È la loro riserva di caccia!”, urla il fidanzato della vittima. Femministe? Silenziose, per non “stigmatizzare”. Gualtieri e la sua “città aperta”? Complici dell’orrore.
E mentre il sangue italiano gronda sulle coscienze del governo, cosa fa Meloni? Firma il Decreto Flussi, un cavallo di Troia che incentiva clandestini con 500.000 ingressi in tre anni, quasi tutti africani islamici, ignorando un milione di nipoti di emigrati sudamericani da rimpatriare. A Bologna, smantellato un racket di CAF finti che vendeva permessi a 10.000 euro l’uno: otto arresti, ma il “mercato nero” è figlio dei flussi ufficiali! Magistrati corrotti, finanziati da Soros, aboliscono confini per un plutocrazia globale; la sinistra giudiziaria perseguita chi osa dire verità. “Perché preferire un milione di musulmani a un milione di sangue italiano?”, tuona Francesca Totolo. Abolite i Flussi! Remigrazione di massa, CPR pieni, daspo urbani, ergastoli per branchi!
Italiani, svegliatevi: non siamo razzisti, siamo stufi di pagare per i nostri stupratori! Riprendiamoci le chiese, i parchi, le famiglie. Ronde armate ora, o ogni Natale sarà cenere, ogni infanzia un incubo. Meloni, scegli: l’Italia o il suk straniero? Il popolo ribolle: basta invasione, riconquista totale!



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