Politica buonista di 78 anni lo accoglie in casa sua e lui la sgozza

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By V novembre 27, 2025 16:48

Politica buonista di 78 anni lo accoglie in casa sua e lui la sgozza

### Guérande, l’Orrore del Buonismo Francese: Politica di Sinistra Massacrata in Casa da un “Giovane Lavoratore” che Ospitava – L’Immigrazione “Solidale” Finisce in Coltellate e Morte!

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**Guérande (Francia), 27 novembre 2025** – Un colpo di coltello fatale, un urlo soffocato in una casa che profumava di tele e vernici, e la Francia del “buonismo accogliente” si macchia di un altro sangue innocente: Catherine Bailhache, 78 anni, ex preside, consigliera municipale di sinistra e pittrice rinomata, è stata sgozzata nel suo appartamento di Parc de la Achelais, a due passi dal centro storico di Guérande. L’assassino? Un 34enne “giovane lavoratore” che lei stessa ospitava da dieci giorni, dal 16 novembre, in nome di un programma associativo per “aiutare i bisognosi”. Lui, sconosciuto alle forze dell’ordine fino a quel momento – un profilo che puzza di immigrato irregolare o semi-integrato, scaricato dal sistema francese come tanti “rifugiati” dal Maghreb o dall’Africa subsahariana – si nasconde nell’armadio del bagno, esce armato di lama urlando come un folle e attacca i gendarmi intervenuti. Un agente del PSIG di Saint-Nazaire gli spara alla spalla per neutralizzarlo, ma il danno è fatto: Catherine giace a terra, sgozzata, mentre il mostro continua a dimenarsi. Trasportata al CHU di Nantes, muore nonostante i soccorsi. E mentre la città piange una “battante” per Guérande – “Un séisme”, dicono gli amici artisti; “Repose en paix, tu as été une vraie battante pour la ville”, omaggia un ex collega su Facebook – il buonismo francese mostra la sua faccia orrenda: ospitare “giovani in difficoltà” finisce in un bagno di sangue, con l’immigrazione che ripaga la solidarietà con il coltello.

I fatti, emersi dall’inchiesta della gendarmeria di Saint-Nazaire coordinata dal procuratore di Nantes, sono un pugno nello stomaco alla “Francia che accoglie”: Catherine, 78 anni, ritratta come una leonessa della politica locale – consigliera di opposizione, pittrice esposta in tutta la Francia, membro del Groupe de recherche artistique guérandais (GRAG) – apre la sua casa a un 34enne “lavoratore precario” tramite un’associazione cattolica per l’inserimento giovanile. Dal 16 novembre, lui dorme sul suo divano, mangia alla sua tavola, gode della sua generosità. Ma il 26 novembre, ore 16:45, qualcosa scatta: urla soffocate, un corpo a terra con ferite da lama al collo e al torace. Terze persone – vicini allarmati da rumori strani – chiamano i gendarmi di Guérande, che irrompono e trovano il cadavere sul pavimento del soggiorno. Cercano l’aggressore: lui balza dall’armadio del bagno, coltello in mano, urlando e colpendo il primo agente. Un colpo di pistola alla spalla lo ferma, lo disarmano, lo ammanettano. Trasportato al CHU, sopravvive; Catherine no. Autopsia fissata a Nantes per chiarire se sia stato un litigio degenerato o un agguato premeditato – ma il quadro è chiaro: l’ospite tradisce l’ospite, in nome di una “solidarietà” che puzza di suicidio culturale.

Guérande, perla della Loira-Atlantica con i suoi 16mila abitanti e le sue saline medievali, trema per l’assassinio di una “vera battante”: Catherine non era solo una consigliera – eletta in opposizione per denunciare il degrado urbano – ma un’anima della cultura locale, con tele esposte da Nantes a Parigi. “Je n’y crois pas”, piange Michel Criaud, ex collega insegnante; i social esplodono in tributi: “Tu as été une vraie battante pour la ville et ses habitants”. Ma dietro il lutto, l’amarezza: perché ospitare uno sconosciuto di 34 anni, in un programma per “giovani lavoratori” che sa di trappola per immigrati precari? Il sospetto, non confermato ma logico in un paese al 30% di stranieri (molti maghrebini), è che lui fosse un “rifugiato” o semi-clandestino, scaricato dal sistema francese come tanti – programmi di accoglienza che mescolano francesi onesti con maschi frustrati da culture retrograde, dove la donna anziana è preda facile. Nessun precedente noto, dicono i gendarmi – ma in Francia, come in Italia, i “non noti” spesso nascondono arrivi via Calais o barconi, con permessi umanitari che diventano licenze di delinquere.

Questo non è un “fatto divers”: è l’ennesimo omicidio importato dal buonismo francese, un’eco del dramma italiano.

La Francia piange Catherine, pittrice e lottatrice. Ma il vero lutto è per un paese che sacrifica le sue donne al multiculturalismo forzato. Governo italiano, imparate: quote zero per maschi adulti, espulsioni immediate per aggressori, remigrazione per chi delinque. Ospitare mostri non è solidarietà: è suicidio.

Politica buonista di 78 anni lo accoglie in casa sua e lui la sgozza ultima modifica: 2025-11-27T16:48:12+00:00 da V
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